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Metro C, Giorgetti e Salvini al confronto: “Nessun taglio, solo una rimodulazione dei fondi”.

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Metro C, Giorgetti e Salvini al confronto: “Nessun taglio, solo una rimodulazione dei fondi”.

Chiarimento al vertice tra il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini sul caso dei presunti tagli alla linea C della metropolitana di Roma. Dopo giorni di polemiche, innescate dalla scomparsa di 50 milioni di euro dalle tabelle di finanziamento relative alla nuova tratta T1 Clodio–Farnesina, i due ministri si sono incontrati ieri al Mit per fare il punto sulla situazione e rassicurare istituzioni e cittadini.

Metro C, Giorgetti e Salvini al confronto: “Nessun taglio”

Secondo Giorgetti, “alla linea C, così come alle altre metropolitane italiane, non verrà sottratto un centesimo. Perché in realtà non c'è alcun taglio”. Il titolare del Tesoro ha spiegato che la riduzione apparente delle risorse non è frutto di un definanziamento, ma di una rimodulazione temporale dei fondi, legata all’effettivo avanzamento dei progetti. “Abbiamo chiarito che si tratta di rimodulazioni temporali – ha detto Giorgetti – e siamo venuti al Mit proprio per questo, per chiarire che a nessuna delle opere che sarebbero state definanziate mancheranno le risorse. Abbiamo solo riallineato i quadri economici all’effettivo stato dell’opera, mettendo i soldi quando servono, negli anni in cui si possono spendere. Abbiamo fatto quello che in questo Paese non si è mai fatto: facciamo monitoraggio.”

La spiegazione tecnica e il nodo dei tempi
La spiegazione fornita dal ministero è di natura contabile: il Comune di Roma non ha ancora impegnato formalmente le risorse perché è ancora in corso la progettazione definitiva della tratta T1 Clodio–Farnesina. Di conseguenza, parte dei fondi, pur assegnati, risultano temporaneamente accantonati.
Come ricordano anche i tecnici del comitato Metro X Roma, “nel caso della Linea C, per effetto delle particolarità dell’appalto e delle leggi vigenti al tempo della pubblicazione del bando di gara, l’impegno avviene solo contestualmente all’approvazione del progetto definitivo”.

Questo meccanismo, tuttavia, potrebbe causare ritardi nell’avvio dei cantieri, soprattutto per la tratta T2 Venezia–Clodio, la cui cantierizzazione è prevista entro due mesi. Senza il reintegro tempestivo delle risorse, Roma rischia di bloccare una parte del progetto e di perdere circa 80 milioni di euro di risparmi legati all’uso immediato delle talpe nella zona della Farnesina, la più idonea per le operazioni di scavo.

Le soluzioni allo studio
Il ministro Giorgetti ha ribadito che i fondi non sono stati cancellati e che le opere “proseguiranno regolarmente”. Tuttavia, resta aperta la questione dei tempi per il ripristino delle somme nelle tabelle di bilancio. Le opzioni in campo sono tre: un emendamento parlamentare alla legge di bilancio in discussione, un intervento tecnico della Ragioneria generale dello Stato per ripristinare la voce di spesa o, in ultima istanza, un decreto ministeriale ad hoc, soluzione però più lunga e complessa.

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha espresso apprezzamento per il chiarimento ma ha sollecitato una soluzione rapida: “A me non interessa come – ha spiegato – e non vogliamo fare polemiche. Basta che non ci fermino i lavori della linea C. È importante che il problema sia risolto. I lavori di quella tratta costano 1,2 miliardi e bloccarli per 50 milioni la trovo anche una cosa poco intelligente.”

Una partita politica e infrastrutturale
L’incontro tra Giorgetti e Salvini ha avuto anche una valenza politica, nel tentativo di allineare le posizioni all’interno del governo dopo le osservazioni del vicepresidente Antonio Tajani, che nei giorni scorsi aveva definito i tagli “incomprensibili”. La risposta del ministro dell’Economia è arrivata puntuale: “Si tratta di fake news, i fondi non sono stati sottratti”.

La linea C della metropolitana di Roma, una delle opere infrastrutturali più complesse e discusse d’Italia, rappresenta un test di credibilità per la capacità di coordinamento tra governo centrale, enti locali e strutture tecniche. La tratta T2 Venezia–Clodio è cruciale per collegare il centro storico con la zona nord della capitale, mentre la T1 Clodio–Farnesina completerà il corridoio strategico verso il quartiere ministeriale e lo stadio Olimpico.

Prossimi passi
Nelle prossime settimane il Ministero dell’Economia e delle Infrastrutture definirà un calendario di monitoraggio congiunto per assicurare la disponibilità dei fondi in tempo utile. L’obiettivo è garantire l’apertura dei cantieri entro il 2026 e rispettare la pianificazione finanziaria pluriennale.
La vicenda dei “50 milioni spariti” si avvia così a una soluzione tecnica, ma rimane il monito di Giorgetti: “Serve rigore nella programmazione e capacità di spesa coerente con i tempi dei progetti, altrimenti i fondi restano fermi e i cantieri non si aprono”.

Per Roma, la corsa contro il tempo continua. I cantieri tra piazza Venezia e Clodio devono partire entro l’inizio del nuovo anno per evitare slittamenti sull’intero cronoprogramma. E mentre i ministri assicurano che “non verrà tolto un euro”, il futuro della Metro C resta legato, ancora una volta, alla velocità della burocrazia.

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