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Pirelli tra Usa e Cina: la sfida di Tronchetti Provera

- di: Jole Rosati
 
Pirelli tra Usa e Cina: la sfida di Tronchetti Provera
Espansione americana in stallo per tensioni geopolitiche e governance.
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Pirelli e l’espansione negli Stati Uniti: un progetto ambizioso frenato dalla geopolitica
Pirelli, il colosso italiano degli pneumatici, mira a rafforzare la sua presenza negli Stati Uniti, un mercato che rappresenta circa il 25% dei suoi ricavi. La strategia “local for local”, che prevede la produzione locale per il mercato locale, è al centro di questo piano. Tuttavia, l’espansione è ostacolata da tensioni geopolitiche e questioni di governance legate alla partecipazione del 37% di Sinochem, conglomerato statale cinese, nel capitale di Pirelli. 
Marco Tronchetti Provera (foto), vicepresidente esecutivo di Pirelli, ha sottolineato l’importanza di trovare soluzioni per rispettare le normative americane, evidenziando le difficoltà derivanti dalla percezione di Sinochem come entità controllata dal governo cinese. 
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La fabbrica di Rome, Georgia: un gioiello tecnologico sottoutilizzato
La fabbrica di Pirelli a Rome, in Georgia, inaugurata nel 2002, è un impianto robotizzato focalizzato sulla produzione di pneumatici premium. Nonostante le sue potenzialità, l’impianto opera con volumi ridotti. Pirelli ha considerato l’espansione della capacità produttiva, ma le incertezze regolatorie e le tensioni con Sinochem hanno rallentato i piani.
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Le tensioni con Sinochem e la governance aziendale
Le autorità statunitensi hanno espresso preoccupazioni riguardo alla partecipazione di Sinochem in Pirelli, soprattutto in relazione alla tecnologia avanzata degli pneumatici “cyber tyre”, che raccolgono e trasmettono dati in tempo reale. Per mitigare queste preoccupazioni, il consiglio di amministrazione di Pirelli ha votato per revocare a Sinochem lo status di azionista di controllo, nonostante la sua significativa partecipazione. 
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Le sfide normative e le prospettive future
Le normative statunitensi vietano l’uso di componenti hardware e software di origine cinese nei veicoli connessi, a partire dal 2027 per il software e dal 2029 per l’hardware. Queste restrizioni complicano ulteriormente l’espansione di Pirelli negli Stati Uniti. Nonostante ciò, l’azienda continua a esplorare soluzioni per conformarsi alle normative e rafforzare la sua presenza nel mercato nordamericano. 
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Bivio strategico 
Pirelli si trova a un bivio strategico, con l’espansione negli Stati Uniti ostacolata da tensioni geopolitiche e questioni di governance. La capacità di navigare queste sfide determinerà il futuro dell’azienda nel mercato globale degli pneumatici.

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