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Industria in affanno: nel 2024 produzione giù del 3,5%

- di: Bruno Coletta
 
Industria in affanno: nel 2024 produzione giù del 3,5%
La produzione industriale italiana ha subito un significativo rallentamento nel dicembre 2024, chiudendo l’anno con un bilancio negativo. Secondo i dati diffusi dall’Istat, l’indice destagionalizzato ha registrato una flessione del 3,1% rispetto a novembre, confermando il trend discendente dell’ultimo trimestre. Il calo coinvolge quasi tutti i settori, con eccezioni limitate all’energia e all’attività estrattiva.
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Un trimestre in rosso
Nel complesso del quarto trimestre 2024, la produzione industriale è calata dell’1,2% rispetto ai tre mesi precedenti. Questo risultato si inserisce in un anno già difficile per l’industria italiana, con una contrazione complessiva del 3,5% su base annua. La riduzione della produzione ha colpito in particolare i beni strumentali e intermedi, mentre l’unico comparto a mostrare un segno positivo è stato quello dell’energia.
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Settori in crisi: trasporti e tessile tra i più colpiti
A dicembre, i comparti più colpiti dal calo produttivo sono stati:
Fabbricazione di mezzi di trasporto: -23,6%
Industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori: -18,3%
Metallurgia e prodotti in metallo: -14,6%
Il crollo della produzione automobilistica è un segnale preoccupante per un settore che già negli ultimi anni ha subito pesanti ristrutturazioni. Il comparto tessile e della moda, da sempre una colonna portante del made in Italy, conferma le difficoltà di un mercato in forte trasformazione.
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Unica nota positiva: l’energia cresce
In un panorama a tinte fosche, l’unico settore a registrare un aumento della produzione è quello energetico. L’attività estrattiva ha visto un incremento del 17,4%, mentre la fornitura di energia elettrica, gas e vapore è salita del 5%. Il settore beneficia di una crescente domanda e di un processo di transizione verso fonti più sostenibili.
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Il commento dell’Istat: un anno di segni negativi
Secondo l’Istat, la dinamica della produzione industriale è stata negativa per tutti i mesi del 2024, con cali in ogni trimestre. “L’unico comparto che ha registrato una crescita nell’intero anno è quello dell’energia, mentre nell’industria manifatturiera solo le aziende del settore alimentare, bevande e tabacco hanno mostrato un lieve miglioramento” si legge nel rapporto pubblicato il 12 febbraio 2025.
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Prospettive per il 2025: rischi e incertezze
Le previsioni per il 2025 restano incerte. Il rallentamento economico globale e le tensioni geopolitiche continuano a pesare sulle prospettive dell’industria italiana. Molti analisti si aspettano che il primo trimestre dell’anno possa confermare la tendenza negativa, con una ripresa solo nella seconda metà dell’anno.
Il settore manifatturiero, in particolare, dovrà affrontare la sfida della competitività sui mercati internazionali, mentre il governo sarà chiamato a definire politiche di sostegno più incisive per evitare ulteriori chiusure e riduzioni occupazionali.

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