La transizione verso un’Italia sempre più cashless non è più questione di mentalità, ma di fiducia e affidabilità. È quanto emerge dalla nuova indagine di Altroconsumo B2You, “Come pagano gli italiani nel 2025?”, presentata al Salone dei Pagamenti 2025, che fotografa un Paese ormai pronto alla digitalizzazione ma ancora prudente di fronte ai possibili limiti tecnici dei sistemi di pagamento.
Salone dei Pagamenti 2025, Altroconsumo B2You: "Non è la cultura a frenare il digitale, ma l’affidabilità del sistema"
“La nostra indagine evidenzia che l’adozione del digitale non è più frenata dalla cultura, ma dall’affidabilità dell’esperienza di pagamento. Il consumatore è pronto, ma continua a scegliere il contante come backup quando teme che il sistema non regga”, spiega Benedetta De Michelis, Responsabile Business Development di Altroconsumo B2You.
Secondo De Michelis, “per gli operatori del settore questo rappresenta uno snodo strategico: la sfida non è solo distribuire strumenti, ma garantire che funzionino sempre, ovunque e senza frizioni”.
Dallo studio emerge che gli italiani sono sempre più inclini a utilizzare carte contactless, app di pagamento e strumenti digitali integrati nei servizi bancari, ma la scelta del contante resta una forma di sicurezza psicologica legata al timore di guasti o malfunzionamenti.
Per questo, secondo Altroconsumo B2You, il futuro del digitale in Italia dipenderà dalla capacità di garantire un’esperienza affidabile e continua, sostenuta da un ecosistema tecnologico stabile e da regole chiare.
A queste considerazioni si collega il tema più ampio dell’euro digitale, che sta prendendo forma a livello europeo. Anna Vizzari, Coordinatrice Public Affairs di Altroconsumo, sottolinea come l’associazione stia partecipando attivamente al processo di definizione del nuovo strumento insieme alla Banca d’Italia e al Ministero dell’Economia e delle Finanze, in un percorso di ascolto e coinvolgimento dei cittadini.
“Le richieste dei cittadini, anche di quelli più giovani, sono chiare e sarà compito anche nostro farle realizzare e integrarle nel nuovo strumento attualmente in definizione in Europa”, afferma Vizzari.
“Altroconsumo sta partecipando attivamente alla definizione dell’euro digitale facendo proprie le richieste dei cittadini in tema di accettazione dello strumento, inclusione finanziaria e digitale, tutela in caso di frodi, furto o smarrimento, al tavolo di lavoro coordinato dalla Banca d’Italia in raccordo con il Mef”.
Negli ultimi cinque anni, l’associazione ha contribuito alla discussione per la definizione delle regole relative all’introduzione dell’euro digitale, oggi presenti nella proposta di direttiva PSD3 e nella proposta di regolamento europeo.
“Una cosa non si deve dimenticare: perché uno strumento di pagamento abbia successo, anche se perfetto, deve essere utilizzato e questo accade solo se si conquista la fiducia degli utilizzatori. Per questo ci auguriamo che le norme e le regole che sono in corso di definizione in Europa prendano adeguatamente in considerazione le esigenze dei cittadini”, conclude Vizzari.
Al Salone dei Pagamenti 2025, dunque un messaggio chiaro: il futuro dei pagamenti digitali non si gioca più sulla cultura dell’innovazione, ma sulla credibilità dell’esperienza e sulla fiducia dei cittadini verso le tecnologie e le istituzioni che le governano.