In un contesto di crescente digitalizzazione dei pagamenti, la sicurezza torna a essere un tema centrale per banche, imprese e consumatori. La diffusione dei bonifici istantanei e delle transazioni digitali ha infatti determinato un aumento significativo dei fenomeni di frode, spingendo il settore a dotarsi di strumenti più efficaci per la prevenzione e la verifica dei pagamenti.
Salone dei Pagamenti 2025, intervista a Pilar Fragalà (CBI)
A guidare questa evoluzione è CBI, la società che gestisce infrastrutture digitali per l’industria finanziaria e che oggi supporta la quasi totalità del sistema bancario italiano. “Con l’accelerazione della digitalizzazione dei pagamenti e la diffusione dei bonifici istantanei, si registra un incremento significativo dei fenomeni di frode. Per rispondere con efficacia a questa sfida, CBI ha implementato il servizio CBI Name Check di Verification of Payee, verifica del beneficiario, uno strumento innovativo che consente di verificare se IBAN e nome del beneficiario coincidono, contrastando così le frodi sui bonifici in tempo reale”, spiega Pilar Fragalà, Chief Commercial Officer di CBI, intervenuta al Salone dei Pagamenti 2025.
Il servizio CBI Name Check rappresenta una delle innovazioni più rilevanti nel panorama europeo dei pagamenti, in linea con le nuove disposizioni introdotte dal Regolamento IPR (Instant Payments Regulation) dell’Unione Europea. Grazie a un’infrastruttura interoperabile e sicura, il sistema consente di verificare automaticamente la corrispondenza tra l’IBAN inserito e l’intestatario del conto, avvisando l’utente in caso di discrepanze, e permettendo così di bloccare potenziali frodi prima che la transazione venga completata.
“Il servizio supporta oltre l’85% delle banche italiane anche nell’adeguamento alle nuove disposizioni europee dell’IPR, aggiungendo funzionalità a valore aggiunto”, aggiunge Fragalà, sottolineando come la piattaforma risponda non solo a un’esigenza di compliance, ma anche di tutela attiva del cittadino e del tessuto economico nazionale.
CBI, che da anni coordina iniziative infrastrutturali a livello di sistema, conferma così la propria leadership nel promuovere innovazione, sicurezza e interoperabilità nell’ecosistema dei pagamenti digitali.
“Questo progetto testimonia il nostro impegno nel garantire fiducia e protezione agli utenti, favorendo una transizione digitale sicura, trasparente e in linea con le nuove sfide normative europee”, conclude la manager.
Con CBI Name Check, l’Italia si posiziona tra i primi Paesi in Europa ad adottare una soluzione condivisa di verifica del beneficiario, destinata a diventare un pilastro della sicurezza dei pagamenti digitali nei prossimi anni.