SostenibilitàSostenibilità, strategia di Terna a 360 gradi. Focus sui progetti dei Biodotti e delle Tiny Forest- di: Redazione25/07/2023 Terna, con il suo ruolo centrale nel sistema elettrico, è il regista e l’abilitatore della transizione energetica per l’affermazione di un nuovo paradigma energetico carbon free, in grado di contrastare i cambiamenti climatici in atto. Le infrastrutture energetiche e, in particolare, le reti di trasmissione di energia elettrica, rivestono un ruolo chiave perché rappresentano uno degli strumenti per contribuire al raggiungimento degli ambiziosi target nazionali ed europei di decarbonizzazione. La sostenibilità è un driver strategico e uno dei pilastri su cui si basa l’attività del Gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia: gli investimenti di Terna sono considerati per loro natura sostenibili per il 99% in base al criterio di eleggibilità introdotto dalla Tassonomia Europea. Sostenibilità, strategia di Terna a 360 gradi Una strategia a 360 gradi, quella di Terna sulla transizione energetica, fatta di molti aspetti interconnessi che, nel loro insieme, formano un quadro organico coerente. Tra questi i progetti dei ‘Biodotti’, interventi di ‘rinaturazione’ da parte di Terna, e delle ‘Tiny Forest®’, l’iniziativa per aumentare la biodiversità delle aree urbane. Il tutto in stretta collaborazione con Università, organizzazioni ambientaliste, forze sociali. Attraverso la sua Politica di Sostenibilità, strumento attraverso cui Terna individua, gestisce e comunica i ‘pilastri’ della propria cultura della sostenibilità, il gestore della rete di trasmissione nazionale ha stabilito il proprio impegno formale e pubblico per l'adozione di comportamenti e azioni sostenibili relativamente ai principali contesti di sostenibilità di riferimento (princìpi del Global Compact, SDGs e PNIEC) e alle tematiche ESG considerate rilevanti per il Gruppo. I Biodotti, interventi di ‘rinaturazione’ di Terna Terna ha recentemente adottato un originale progetto di sostenibilità ambientale, i Biodotti. L’iniziativa consiste, ad oggi, in tre primi interventi collocati al nord, al centro e al sud Italia: coinvolge cinque linee elettriche aeree, per un totale di 19 tralicci, e prevede interventi di ‘rinaturazione’ alla base dei sostegni di Terna (circa 20 x 20 mt), al fine di contribuire all’aumento della biodiversità. Le azioni di miglioramento ambientale, introdotte con la realizzazione dei Biodotti, permettono di potenziare i microhabitat presenti. In questo modo le linee elettriche diventano una sorta di trampolini ecologici (‘stepping stones’) per facilitare lo spostamento della fauna selvatica tra aree protette. Tra gli obiettivi principali del progetto: migliorare le connessioni ecologiche tra aree protette; aiutare la fauna selvatica locale (compresi gli impollinatori) a trovare riparo, cibo, a riposarsi e a muoversi in modo sicuro tra habitat frammentati; migliorare gli habitat naturali, alla base dei tralicci, attraverso la piantumazione di specie autoctone e l'implementazione di installazioni per la fauna selvatica (ad esempio cassette nido, batbox, bug hotel); migliorare l’estetica dei tralicci grazie alle azioni di ingegneria ambientale.