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Totti, Cresima: Circo senza Cristian

- di: Giulia Caiola
 
Totti, Cresima: Circo senza Cristian
In una Roma che non conosce tregua tra gossip e riflettori, la cresima di Sofia – la quindicenne figlia di Noemi Bocchi, celebrata il 10 giugno sulla terrazza di lusso dell’Hotel Bulgari – ha trasformato il sacramento in una farsa barocca degna di una telenovela d’alta classe.

Da un lato, l’immancabile Francesco Totti: l’ex capitano della Roma appare impegnato a mimare il ruolo del padre acquisito, sfilando tra coriandoli e applausi insieme alla piccola Isabel – ignaro, forse, del valore simbolico del gesto. Dall’altro, lo spettacolo delle “eccellenze mondane”: assenti di lusso come Chanel e Cristian Totti, introvabili come divinità in vacanza, preferiscono non disturbare il sipario, lasciando al loro posto la fidanzata di Cristian – Melissa Monti – a intrattenere gli ospiti a suon di selfie e bonne mine.

Lo spettacolo si fa surreale: un party fiabesco, quel che resta di una famiglia allargata in posa tra graffette mediatiche e coreografie imposte, con Totti che prova a dimostrare la sua duttilità paterna come un acrobata che tenta una verticale su un palco traballante. Nel frattempo, Noemi sfoggia un arsenale di post social, offrendoci momenti mignon tra viaggi, risate pomeridiane e filtri perfettamente calibrati.

L’assenza di Chanel e Cristian – né spiegazioni, né persino un “beccateci se ci siete” – trasforma il tutto in una farsa grottesca: nessun blackout mediatico convincente come quello di due teen star che si defilano dalla scena. Una recita con cast incompleto, ma con copione già scritto: mantenere l’armonia (o l’illusione di armonia) in famiglia, mentre sotto la coltre di glitter e festoni, girano accordi, tensioni sotterranee e dossier emotivi da reality.

E se l’intento era mostrare un nuovo equilibrio – “questo è il mio nuovo clan perfetto!” – il risultato è un quadro più simile a un’opera d’arte provocatoria: tanto patinata da essere inquietante, con Totti che sorride stretto tra figlia acquisita e post sponsorizzati, in un carosello di verità intime mascherate da balocchi social.

Un sacramento trasformato in boutique di emozioni controllate, dove il pellegrinaggio di Vip e assenze strategiche valgono più della fede stessa. Benvenuti al circo della cresima, dove la recita continua finché non salgono gli applausi… o cala il silenzio degli assenti.
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