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Crisi trasporto aereo, Giorgetti apre ai sindacati: "Sì a un tavolo permanente"

- di: Giuseppe Castellini
 
Crisi trasporto aereo, Giorgetti apre ai sindacati: 'Sì a un tavolo permanente'
“Raccolgo la sollecitazione alla creazione di un tavolo permanente sul trasporto aereo”. Lo ha affermato il ministro allo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, nell’incontro che ha avuto questa mattina coni rappresentanti del trasporto aereo.
Giorgetti che non ha nascosto le difficoltà di tutto il settore e della crisi Alitalia. “È giusto che il governo si confronti con voi - ha aggiunto rivolgendosi ai sindacati - rispetto a una vicenda che è molto complessa e che vede numerosi interessi, aziendali e nazionali, che devono essere trattati nell’ambito di una dialettica con la Commissione europea”.
Giorgetti ha anche annunciato che “con i commissari straordinari è in corso una riflessione su piani alternativi se l’attuale trattativa con il Mef e Mims (Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, ndr) andasse male”.

Per il ministro “sarà necessario riconsiderare tutto se la vicenda Alitalia non avrà una conclusione positiva e bisognerà coinvolgere anche il Parlamento”. Giorgetti ha comunque ricordato che al Ministero dello Sviluppo economico c’è solo la competenza dell’amministrazione straordinaria, mentre al Ministero dell’Economia e delle Finanze, al Ministero del Lavoro e al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile si ragiona sul piano e la newco.

“L’attuale situazione è evidentemente il risultato di errori del passato - ha continuato il ministro - ma ora noi rischiamo di perdere quello che è rimasto. Senza fare processi a nessuno è però necessario, a mio parere, ricondurre la questione a una riflessione sulla politica industriale sul trasporto che vogliamo intraprendere”.

A margine dell’incontro con i sindacati Giorgetti ha dichiarato di essere favorevole alla proroga del provvedimento d’emergenza per assicurare liquidità alle imprese e di aumentare la durata della rateizzazione del credito alle aziende, che in base alla normativa attuale debbono restituire quanto ricevuto in 6 anni: “In prospettiva - ha detto il ministro - dobbiamo chiederci come prorogare lo strumento di sostegno alle imprese introdotto in seguito all’emergenza Covid e che ha permesso di erogare quasi 150 miliardi di euro alle imprese creando, attraverso il Fondo di Garanzia delle Pmi, uno straordinario flusso di liquidità grazie alla garanzia dello Stato sui crediti erogati”. E, ha aggiunto “di valutare se la durata di 6 anni per la restituzione del credito possa essere allungata”.

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