• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Accordo Ue-Mercosur, falsi Made in Italy e agricoltura sotto pressione

- di: Vittorio Massi
 
Accordo Ue-Mercosur, falsi Made in Italy e agricoltura sotto pressione

Un’intesa che apre ai Paesi sudamericani ma lascia inquieti agricoltori e imprese italiane.

(Foto: Parmigiano Reggiano, tra i prodotti del Made in Italy per i quali si teme con l'accordo Mercosur).

Nel pieno della trattativa tra Commissione Europea e il blocco Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay, Paraguay), spunta un nodo cruciale per l’Italia: la proliferazione dei falsi «italiani» nel mercato sudamericano e una protezione percepita come insufficiente per l’agroalimentare nazionale. Il tema è stato sollevato durante una missione a San Paolo con 76 aziende europee partecipanti, di cui 12 italiane.

Il problema degli imitativi italiani in Brasile

In Brasile, formaggi tipo «grana padano» o «reggianito» (che richiamano rispettivamente il nostro Grana Padano e il Parmigiano Reggiano), salumi che si dichiarano «italiani» ma che non lo sono, affollano gli scaffali. Il consumatore brasiliano (bacino di circa 220 milioni di persone) fatica a distinguere l’originale dall’imitazione, e anche se al palato chi è esperto percepisce la differenza, per molti la tentazione è altissima.

È proprio su queste imitazioni — insieme agli alimenti europei in generale — che si gioca una partita centrale nel negoziato: proteggere le indicazioni geografiche (IG) europee e italiane, evitare che il made in Italy venga assimilato o surrogato da prodotti locali che ne sfruttano solo il richiamo.

L’accordo Ue-Mercosur: opportunità e rischi

Secondo la “briefing note” del Parlamento europeo dell’agosto 2025, l’accordo «commercio» fra Ue e Mercosur prevede l’eliminazione progressiva dei dazi su buona parte delle merci (oltre il 90 %) e l’accesso reciproco a mercati di beni e servizi.

Per quanto riguarda l’agroalimentare, l’intesa riconosce circa 344 prodotti Ue (beverage e alimenti) protetti dalle imitazioni: fra questi 57 italiani, che spaziano dagli aceti balsamici ai prosciutti, dai formaggi ai vini, fino ai cantucci toscani.

Da un lato, questo riconoscimento appare positivo: difende marchi e produzioni italiane prestigiose. Dall’altro lato, la preoccupazione degli agricoltori italiani è concreta: la protezione rischia non essere sufficiente, i meccanismi di salvaguardia non automatici, e l’export italiano verso Sudamerica è già in affanno.

Numeri italiani e flussi commerciali in mutamento

Secondo analisi di Coldiretti basate su dati ISTAT, nei primi otto mesi del 2025 le importazioni in Italia da Paesi Mercosur di prodotti agroalimentari sono aumentate del 18% arrivando a 2,3 miliardi di euro, mentre le esportazioni italiane verso Sudamerica sono state circa 284 milioni di euro, in calo dell’8% rispetto all’anno precedente.

Un dato preoccupante: se l’Italia esportava nel 2024 verso i Paesi Mercosur quasi 500 milioni di euro (con dazi tra 27% e 55% applicati) secondo la Dg Trade Ue, l’accesso ai mercati appare ancora pieno di ostacoli.

Divergenze interne all’Italia: agricoltori in allarme

Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, definisce l’accordo «controverso», spiegando che «se è vero che alcuni settori ne potranno beneficiare, come il vino, dall’altra tanti comparti saranno molto danneggiati», citando zucchero, pollame, riso e bovini come particolarmente vulnerabili.

D’altro canto, l’industria casearia italiana — rappresentata da Assolatte con il presidente Paolo Zanetti — mostra un’apertura: «Noi siamo assolutamente favorevoli», afferma, «innanzi tutto perché riduce i dazi: oggi sul Parmigiano e Grana il dazio è al 28 % e l’accordo porterà un contingente di 30 000 tonnellate formaggi dazio zero verso Mercosur».

Le garanzie Ue: misure di salvaguardia e “freno d’emergenza”

Bruxelles ha introdotto negli ultimi giorni un meccanismo detto “emergency brake”: controlli semestrali, monitoraggio sui prezzi di importazione e possibilità di reintrodurre dazi se gli arrivi dai Paesi Mercosur aumentano oltre il 10 % o i prezzi scendono di almeno il 10%.

In pratica, se i prodotti agroalimentari in arrivo dal Sudamerica mettono a repentaglio i produttori europei, la Commissione Ue potrà sospendere temporaneamente i benefici del trattato. L’avvio di queste misure è un riconoscimento dei timori dell’agricoltura europea.

Prospettive per le imprese italiane

Per le aziende italiane attive sul mercato sudamericano, l’accordo rappresenta al tempo stesso un’opportunità e una sfida. Settori come il vino e l’olio possono trarne vantaggio grazie a dazi più bassi e maggiore visibilità. Ma per altre filiere — specialmente quelle più sensibili alla concorrenza dei costi — serve vigilanza e strategia.

In particolare, la lotta all’Italian Sounding assume un ruolo centrale: valorizzare la tracciabilità, la certificazione, la comunicazione del vero made in Italy sarà fondamentale per non lasciare spazi alle imitazioni.

Un equilibrio complicato tra mercato globale e tutela locale

L’accordo tra Ue e Mercosur può essere visto come una tappa nel disegno europeo di diversificazione dei partner commerciali e di potenziamento del proprio ruolo globale. Ma l’Italia, forte del suo patrimonio agroalimentare unico, deve evitare che l’apertura diventi un cedimento su tutela e qualità. Le indicazioni geografiche protette, i controlli, le misure di salvaguardia sono essenziali, ma non bastano se non accompagnate da una strategia coerente delle imprese e delle istituzioni italiane. Come ha sintetizzato un rappresentante del settore: «Non sarà una liberalizzazione senza regole. Saremo rigorosi sulla reciprocità e non ci saranno passi indietro sulla difesa delle nostre tradizioni».

Notizie dello stesso argomento
Trovati 81 record
02/12/2025
Borse Ue miste, Milano tiene e brillano Lottomatica e Generali
Borse europee miste il 2 dicembre 2025: Milano chiude in lieve rialzo con Ftse Mib sostenu...
02/12/2025
Consap e Gruppo BCC Iccrea: accordo per promuovere la diffusione dei Fondi Studio e Prima Casa
Consap e Gruppo BCC Iccrea: accordo per promuovere la diffusione dei Fondi Studio e Prima ...
02/12/2025
Intesa Sanpaolo sostiene la crescita di Yachtline 1618 con un finanziamento da 35 milioni
Intesa Sanpaolo sostiene la crescita di Yachtline 1618 con un finanziamento da 35 milioni
02/12/2025
Moody’s promuove il Lazio: rating migliorato a Baa2 con outlook stabile
Rocca: «Più credibilità internazionale». Righini: «Ridotto un debito mostruoso»
02/12/2025
Nuove imprese in ripresa: nel 2024 nascono 152mila attività (+5,7%)
Il rapporto Inapp fotografa un’Italia che prova a riattivare la spinta imprenditoriale
Trovati 81 record
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720