Fim Cisl: “Automotive. Serve patto strategico per il settore davanti alla sfida della transizione”

 
“Un patto strategico per l’automotive, alla sfida della transizione “ questo il titolo del convegno organizzato dalla Fim Cisl Nazionale insieme alla Fim Cisl Torino-Canavese Venerdì 17 settembre 2021 dalle ore 9.30, alle 13.30. Presso il Centro Internazionale di Formazione dell’ILO (ex BIT) Viale Maestri del Lavoro,10 a Torino

All’inziativa, oltre al Viceministro MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – responsabile tavolo automotive Gilberto Pichetto Fratin e Andrea Tronzano, Assessore alle attività produttive della Regione Piemonte parteciperanno gli attori principali dell’industria dell’auto del nostro Paese Davide Mele Deputy Chief Operating Officer (COO) Enlarged Europe STELLANTIS

Paolo Scudieri Presidente ANFIA e Presidente ADLER PELZER GROUP

Marco Stella, Presidente Gruppo Componenti ANFIA e CEO – DUERRE TUBI STYLE GROUP S.P.A. Jean-Luc di Paola-Galloni Vice-President Sustainable Development and External Affairs – VALEO GROUP Roberto Zecchino Vice Presidente Risorse Umane BOSCH SUD EUROPA Riccardo Toncelli Plant Manager – VITESCO TECHNOLOGIES ITALY S.R.L.

Una giornata fortemente voluta dalla Fim-Cisl per fare il punto sulle strategie da mettere in campo per un settore industriale, quello dell’automotive, che da solo fa oltre il 6,2% del PIL nazionale.

Siamo consapevoli di come i cambiamenti climatici in atto ci impongano, rispetto anche alle indicazioni che ci arrivano dall’Europa, un cambio di passo rispetto al modello industriale e di sviluppo che abbiamo portato avanti fino ad oggi – sottolinea il Segretario generale Fim Cisl Roberto Benaglia – ma la transizione ecologica ed energetica non sarà un pranzo di gala, interi settori industriali dovranno essere completamente ripensati. Uno di questi, è sicuramente quello dell’automotive, un settore che nel nostro Paese, occupa direttamente circa 278.000 lavoratori a cui si aggiungono i lavoratori di altri settori dei servizi e del commercio ad esso legati. Il passaggio da motore endotermico e a quello elettrico, se non gestito attraverso criteri di sostenibilità sociale e politiche di riqualificazione e sostegno, che ne permettano di cogliere le opportunità che la transizione può rappresentare in termini di innovazione e lavoro, rischiamo di prenderci solo gli aspetti negativi: disoccupazione e crisi sociali. A Torino discuteremo proprio di questo e lo faremo con gli attori principali del settore e col governo. Come Fim Cisl siamo convinti che solo attraverso un serrato dialogo sociale, “un patto strategico” e la messa in campo di opportune misure di sostegno e riqualificazione professionale oltre che, di cospicui investimenti diretti ed in infrastrutture la sfida della transizione ecologica potrà rappresentare un’opportunità per l’intero settore e per il Paese.

La situazione del settore – sottolinea il Segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano responsabile del settore automotive – si sta ulteriormente aggravando negli ultimi giorni a seguito degli stop annunciati in tutti gli stabilimenti di assemblaggio del gruppo Stellantis per la carenza dei semiconduttori, e questo impatterà negativamente su tutta la componentistica diretta e indiretta. Nelle ultime ore Stellantis annuncia la riduzione dei turni con il relativo ridimensionamento occupazionale di oltre 900 lavoratori in Sevel, l’unico stabilimento a pieno regime che pesava oltre il 40% del totale della produzione Italiana. La situazione sta precipitando è necessario un intervento del Governo nell’immediato per porre al centro il futuro degli stabilimenti Italiani. Per quanto riguarda il settore automotive è indispensabile individuare specifiche risorse ed investimenti per attuare una vera e propria reindustrializzazione che accompagni le aziende e i lavoratori, cercando di evitare la prospettiva di oltre 60.000 licenziamenti nel nostro paese. Il convegno mette al centro del confronto questa priorità con la presenza dei principali protagonisti del mondo imprenditoriale e istituzionali che partecipano con noi e le altre organizzazioni sindacali al tavolo automotive presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
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