Abusi sessuali: i gesuiti spagnoli accettano di pagare un risarcimento alle vittime

- di: Redazione
 
La Compagnia di Gesù in Spagna ha deciso di pagare un "aiuto finanziario" alle persone che sono state vittime di abusi sessuali da parte dei membri del suo ordine. Una decisione che non ha precedenti nella Chiesa spagnola. L'unico riguarda l'accordo (sulla base del pagamento di 400 mila euro) dei padri maristi di Catalogna con le famiglie di 25 vittime di abusi nelle loro scuole. La conseguenza di questa decisione è che potrebbe essere possibile un aumento vertiginoso di denunce di abusi - sino ad oggi tenuti nascosti -, come accaduto negli Stati Uniti ed in altri Paesi.

In America, in particolare, diverse diocesi sono fallite per fare fronte al pagamento dei risarcimenti. I gesuiti, che attualmente gestiscono 68 scuole e centri educativi in Spagna, sono il primo ordine religioso ad avere condotto un'indagine interna approfondita, i cui risultati sono stati resi noti giovedì scorso, ammettendo abusi su 81 minori e 37 adulti, a partire dal 1927. I gesuiti hanno riferito di essersi scusati con le vittime e approntando un piano affinché gli abusi non si ripetano, ma, hanno aggiunto, stanno lavorando per elaborare un sistema di "compensazione finanziaria", anche per quei casi, prescritti giudiziariamente, per i quali non si potrebbe avanzare alcuna richiesta risarcitoria. I responsabili dell'ordine hanno detto di avere fornito a sette vittime un "aiuto finanziario" (non usano la parola risarcimento, che riporta ad una soluzione giudiziaria). In alcuni casi, l'ordine si è fatto carico di pagare le spese per terapie psicologiche che si sono rese necessarie per le vittime.

Ángel Plaza, oggi cinquantunenne e prima vittima risarcita nel 2002 dai gesuiti, giudica così l'annuncio della congregazione: "Il danno degli abusi non può essere riparato con il denaro, è per la vita. Una volta che abbiamo perso l'infanzia e l'innocenza, non sono più recuperabili. La capacità di avere una vita normale per una persona che ha subito abusi sessuali durante l'infanzia dipende da molti fattori, dal suo ambiente, dalla sua capacità di recupero ... ma dobbiamo accettare che non sarà mai la stessa vita che sarebbe stata senza l'abuso. Questo è facilmente comprensibile nel caso di persone che subiscono infortuni che le lasciano fisicamente handicappati, ma più difficile da capire quando il danno è alla personalità e alla psiche. I danni non sono gli stessi per tutte le persone perché dipendono da molte circostanze".

"I gesuiti" - ha aggiunto Plaza - "non dovrebbero solo fare un esercizio per contare i casi di abuso, ma anche un vero esame di coscienza per sapere cosa è successo, dentro di loro. (....). Indubbiamente, non tutti i gesuiti sono pedofili, ci sono indubbiamente dei veri santi, ma è giunta l'ora della mietitura, che contino con calma i loro depravati e quanti santi rimangono".
I dati dello studio ipotizzano che l'1% dei gesuiti che sono passati per l'ordine dal 1927 in Spagna abbia commesso abusi, ma le associazioni delle vittime considerano questi numeri "ridicoli", anche se è il primo passo nella giusta direzione. Il rapporto si basa sulla revisione dei fascicoli, con casi che erano stati nascosti ai loro tempi, e le parole delle vittime e dei testimoni che hanno rilasciato le loro deposizioni. Nel 2007, la Corte Suprema ha condannato l'arcidiocesi di Madrid come sussidiaria responsabile nel caso del prete pedofilo del quartiere madrileno di Aluche a pagare una multa di 30.000 alla vittima. Per quanto riguarda le 70 diocesi spagnole, solo quella di Cartagena ha annunciato nel maggio 2020 che pagherà un risarcimento alle vittime di abuso dei casi prescritti. Gli importi, ha precisato, non sarebbero stati imposti dalla diocesi, ma sarebbero stati stabiliti dopo un accordo tra il procuratore del vescovato e il legale della vittima.

In Francia i vescovi hanno approvato nel 2019 di fornire una compensazione finanziaria con un importo fisso, sebbene non abbiano specificato la cifra. Per fare questo, hanno chiesto ai fedeli di aiutare con le donazioni.
Negli Stati Uniti, alcune diocesi e associazioni hanno ricevuto una valanga di petizioni dopo l'annuncio del pagamento del risarcimento: la diocesi di Brooklyn a New York si è impegnata a pagare 27,5 milioni di dollari (circa 22,5 milioni di euro) a quattro vittime di un professore laico di religione assunto dalla parrocchia di St. Patrick. Richieste di risarcimento hanno portato al fallimento altri vescovati statunitensi, come quelli di Portland (Oregon), San Diego (California) o la diocesi di Rockville Center (a New York) che non possono far fronte alle richieste di oltre 300 vittime.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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