Armamenti: tutti "Made in Usa" i primi cinque costruttori mondiali

- di: Jean Aroche
 
Sono tutti quanti americani i gruppi che occupano i primi cinque posti della classifica mondiale di produttori di armamenti: si tratta di Lockheed Martin, Boeing, Northrop Grumman, Raytheon e General Dynamics.

La classifica è stata resa nota, questa mattina, dallo Stockholm International Peace Research Institute (Sipri) ed è stata elaborata sulla base dei dati raccolti durante il 2019, quando le vendite di armi e altri equipaggiamenti militari da parte dei primi 25 player del settore hanno raggiunto la cifra di 361 miliardi di dollari (circa 298 miliardi di euro).

Un dato che certifica come i primi 25 costruttori abbiano avuto un incremento di vendite pari all'8,5% in più rispetto allo stesso segmento dell'anno precedente.
Dietro i gruppi che tradizionalmente occupano i primi posti della classifica si cominciano a notare degli interessanti cambiamenti, con la gerarchia che pian piano sta mutando. Innanzitutto perché, per la prima volta, il Sipri ha incluso anche dei produttori cinesi e ben quattro di loro, tra cui Aviation Industry Corporation of China (Avic), sono stati inseriti tra i venticinque gruppi di armamenti globali.

Secondo quanto riportato dall'Istituto, altre compagnie cinesi avrebbero potuto essere incluse nel vertice della classifica di costruttori "ma le informazioni (su di loro, ndr) erano insufficienti".
Ai quattro rappresentanti del Dragone può essere ricondotto il 16% delle vendite del "club dei 25 leader mondiali", formando la seconda componente nazionale dietro le dodici rappresentanti dell'industria degli armamenti americana, che detiene il 61% del mercato.

Insieme, i sei costruttori dei Paesi dell'Europa occidentale (BAE Systems, Leonardo, Airbus, Thales, Dassault, Rolls Royce) rappresentano il 18% del mercato totale, mentre i due russi (Almaz-Antey e United Shipbuilding Corp) coprono il 3,9%. Dallo studio dell'Istituto emerge la crescita delle attività di Edge, gruppo emiratino nato nel 2019 dalla fusione di venticinque attività commerciali locali e che si colloca al ventiduesimo posto.
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