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Deutsche Bank nel capitale di Banco Bpm: riflettori su Credit Agricole

- di: Matteo Borrelli
 
Deutsche Bank nel capitale di Banco Bpm: riflettori su Credit Agricole
Nuovo ingresso di peso tra gli azionisti di Banco Bpm, proprio mentre la banca è impegnata nell’OPA su Anima e sotto i riflettori per l’offerta ostile di Unicredit. La tedesca Deutsche Bank (nella foto il Ceo Christian Sewing) è emersa con una partecipazione del 5,18%, secondo gli aggiornamenti della Consob. Un portavoce dell’istituto ha precisato che la quota è detenuta per conto di clienti terzi e non è una posizione proprietaria”.
Il mercato, più che vedere in questo movimento un segnale legato alla scalata di Unicredit su Commerzbank, guarda a Parigi: Credit Agricole, già al 9,9% di Banco Bpm, attende il via libera della BCE per salire oltre il 10%, mentre ha in corso contratti derivati sul 5,2% dell’istituto milanese.

Caltagirone sale in Mps: quota all’8%

Nel frattempo, il risiko bancario prosegue su più fronti. Francesco Gaetano Caltagirone ha rafforzato la sua posizione in Mps, portando la partecipazione dal 5% all’8%. Una mossa interpretata come un segnale di fiducia nella banca senese e nel suo piano strategico, ma anche in vista dell’assemblea del 17 aprile, quando si discuterà la delega per l’aumento di capitale in Mediobanca.
Tra i protagonisti di quell’appuntamento ci saranno anche Delfin (9,8%), oltre a Banco Bpm e Anima, con quasi il 9% complessivo.

Il nodo Anima e l’attesa per la BCE
L’ingresso di Deutsche Bank arriva alla vigilia di un’assemblea chiave per Banco Bpm, in cui si deciderà se alzare da 6,2 a 7 euro il prezzo dell’OPA su Anima. Il consiglio di amministrazione chiederà ai soci il via libera per proseguire anche senza i benefici del Danish Compromise, l’agevolazione contabile su cui pende ancora il parere della BCE.
Banco Bpm ha chiarito che, per estrarre le sinergie da 60 milioni di euro previste dal piano industriale, basterà acquisire il 45% di Anima, una soglia già garantita dagli impegni di Poste Italiane, FSI e dal management della società.
Ma i riflettori sono puntati su Credit Agricole: se la banca francese difenderà l’indipendenza di Banco Bpm o tratterà con Unicredit, potrebbe deciderlo nelle prossime settimane.

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