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Il dividendo al 100% dell’utile: l’ambizioso piano Mps-Mediobanca

- di: Bruno Coletta
 
Il dividendo al 100% dell’utile: l’ambizioso piano Mps-Mediobanca

Monte dei Paschi di Siena (Mps) e Mediobanca si apprestano a scrivere una nuova pagina del panorama bancario italiano con un progetto di integrazione destinato a rafforzare il settore e creare valore per azionisti e stakeholder. Il piano prevede un’operazione di fusione che, come dichiarato dal Ceo di Mps Luigi Lovaglio, punta a “segnare un nuovo approccio nel percorso di consolidamento bancario”, generando benefici significativi per entrambe le realtà coinvolte.

Un dividendo che raggiunga il 100% degli utili
Il progetto include un ambizioso obiettivo di distribuzione dei dividendi: il 100% degli utili netti sarà destinato agli azionisti, garantendo una remunerazione sostenibile e in crescita. Secondo la nota ufficiale di Mps, l’integrazione porterà a un “incremento a doppia cifra degli utili per azione ‘adjusted’” e a una “forte generazione organica di capitale”. Questa strategia non comprometterà la solidità patrimoniale del gruppo, che resterà un pilastro fondamentale del nuovo soggetto bancario.

Costi di integrazione e premi per gli azionisti
L’operazione prevede costi di integrazione stimati intorno ai 600 milioni di euro al lordo delle imposte, che saranno sostenuti nel primo anno di attività congiunta. Tuttavia, l’impatto finanziario sarà mitigato da un premio del 5% per gli azionisti di Mediobanca, calcolato sulla base del prezzo di chiusura del 23 gennaio 2025.

Il valore aggiunto del flusso di cassa assicurativo
Un elemento chiave dell’operazione è rappresentato dai flussi di cassa generati dall’investimento assicurativo di Mediobanca, che detiene il 13% di Generali. I dividendi stabili e consistenti derivanti da questa partecipazione rafforzeranno il conto economico del nuovo gruppo, garantendo una sostenibilità finanziaria a lungo termine.

Dichiarazioni di Luigi Lovaglio: “Un campione nazionale per il futuro”

Nel presentare il progetto, Luigi Lovaglio ha sottolineato: “Con questa operazione industriale vogliamo creare un nuovo campione nazionale, con due brand di eccellenza che proteggeremo e valorizzeremo ulteriormente”. Parlando dei vantaggi della fusione, Lovaglio ha aggiunto: “Siamo di fronte a un’opportunità unica di costruire un player globale con un modello di banca resiliente e best-in-class, in grado di sostenere famiglie, imprese e comunità locali”.

Gli azionisti rilevanti e la stabilità del quadro azionario
Tra gli azionisti più rilevanti, il gruppo Caltagirone detiene attualmente il 5,5% di Mediobanca e il 5,03% di Mps. Secondo quanto riportato nel comunicato ufficiale, la quota del gruppo in Mps è rimasta stabile rispetto alle ultime comunicazioni al mercato, consolidando una presenza significativa nel nuovo assetto societario.

Un leader competitivo per il settore bancario italiano

L’unione tra Mps e Mediobanca mira a creare un gruppo bancario moderno e competitivo, in grado di eccellere nei business specialistici e di sfruttare sinergie tra competenze complementari, capillari reti distributive e piattaforme digitali agili. Lovaglio ha concluso: “Questa combinazione unica di talenti, know-how, brand e valori rappresenta la giusta sintesi per costruire un futuro di crescita e innovazione a beneficio di tutti gli stakeholder”.
Con l’ambizione di diventare un punto di riferimento per il settore bancario italiano ed europeo, il nuovo gruppo punta a consolidare la propria posizione come leader capace di affrontare le sfide del futuro con solidità e visione strategica.


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