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Banco BPM guida l’operazione da 425 milioni per EG Italia

- di: Vittorio Massi
 
Banco BPM guida l’operazione da 425 milioni per EG Italia

Un mosaico di strategie industriali nel mondo della distribuzione carburanti.

(Foto: Giuseppe Castagna, Ceo di Banco BPM).

In una mossa che scuote il settore della mobilità e della distribuzione carburanti italiana, Banco BPM ha orchestrato e finanziato l’acquisizione del 100% di EG Italia S.p.A. da parte di un pool di investitori industriali guidato da Vega Carburanti S.p.A. e altri partner. L’operazione, dal valore complessivo di circa €425 milioni, mira a consolidare diverse realtà del comparto e ridefinire la geografia degli impianti sul territorio nazionale.

Un deal da protagonista

Banco BPM ha ricoperto molteplici ruoli chiave nel finanziamento, tra cui Global Coordinator, Banca Agente, Mandated Lead Arranger, Bookrunner e Underwriter, mettendo a disposizione un pacchetto di circa 129,8 milioni di euro per sostenere la quota di Vega Carburanti nella transazione.

La società acquisita, EG Italia S.p.A., è un importante operatore nel settore dei carburanti e dei servizi di mobilità, con una rete di circa 1.300 punti vendita a marchio Esso distribuiti su tutto il territorio italiano.

Chi sono gli investitori

Il gruppo di investitori che ha rilevato EG Italia comprende:

  • PAD Multienergy S.p.A.
  • Vega Carburanti S.p.A.
  • Toil S.p.A.
  • Dilella Invest S.p.A.
  • GIAP S.r.l.

Questi partner industriali procederanno alla ripartizione dei punti vendita per valorizzare competenze e presidi territoriali, secondo accordi di coinvestimento.

Geografia degli impianti: numeri e strategie

Secondo le analisi specialistiche pubblicate nei bollettini di settore, la ripartizione della rete appare così suddivisa:

  • Vega Carburanti acquisisce circa 327 impianti, con forte presenza in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Sardegna, Liguria e Veneto.
  • PAD Multienergy rileva circa 339 stazioni di servizio distribuite su 14 regioni, tra cui Lombardia, Piemonte, Sardegna e Lazio.
  • Le restanti stazioni vengono allocate a Toil, Dilella Invest e GIAP in specifiche aree del Centro e Sud Italia.

Commenti e prospettive

Andrea Lo Bianco, Responsabile del Centro Corporate Key Client Nord-Est di Banco BPM, ha definito l’operazione “di grande rilievo industriale”, sottolineando la visione di lungo periodo e la capacità di generare valore per le imprese e le comunità locali.

Non si tratta insomma di un semplice accordo finanziario: l’intento dichiarato è di rafforzare la filiera industriale italiana nel settore della mobilità e dei carburanti, sostenendo la crescita di soggetti consolidati e creando nuove potenzialità operative sul territorio nazionale.

Implicazioni sul mercato carburanti

L’operazione EG Italia si inserisce in un più ampio contesto di consolidamento del mercato carburanti, come evidenziato anche dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), che ha monitorato e autorizzato la suddivisione degli impianti per evitare concentrazioni e garantire concorrenza.

Gli analisti del settore osservano che, con questo riassetto, operatori come Vega e PAD potrebbero rafforzare la loro presenza strategica in regioni chiave italiane, con potenziali impatti su pricing, servizi complementari e investimenti in attività “non oil” (come punti di ristorazione e convenience).

Il ruolo di Banco BPM e i prossimi passi

La banca milanese conferma così il proprio ruolo di partner finanziario di riferimento per operazioni corporate complesse, soprattutto in settori caratterizzati da forte dinamismo e necessità di capitali strutturati.

Ora l’attenzione si sposta sull’implementazione operativa della nuova rete, sulla capacità dei partner di valorizzare gli asset acquisiti e sulla possibile introduzione di innovazioni nei servizi al cliente e nelle soluzioni di mobilità sostenibile.

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