Borse: i mercati asiatici iniziano la settimana con le marce basse

- di: Redazione
 
I mercati borsistici asiatici hanno iniziato la settimana in modo molto prudente, dopo che la Pechino ha riferito che, a giugno, i prezzi all'ingrosso sono scesi, con un ulteriore segnale di rallentamento dell'economia cinese, che stenta a riprendere il cammino a distanza di mesi dalla revoca delle misure anti-covid.
I benchmark sono saliti a Hong Kong, Shanghai e Mumbai, ma sono scesi a Tokyo e Sydney.

Borse: i mercati asiatici iniziano la settimana con le marce basse

In Cina il calo dei prezzi alla produzione del 5,4% a giugno rispetto al calo del 4,6% di maggio suggerisce un ulteriore indebolimento della domanda in molti settori. L'economia cinese ha rallentato più velocemente di quanto sperato dopo un'impennata iniziale della crescita mentre il paese si è ripreso dalle interruzioni causate dalla pandemia di COVID-19.
L'Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato lo 0,8% a 18.510,77 e l'indice Shanghai Composite è salito dello 0,2% a 3.202,06. Il Nikkei 225 di Tokyo, invece, è sceso dello 0,8% a 32.126,15, mentre il Kospi di Seoul ha perso lo 0,1% a 2.525,85. Lo S &P/ASX 200 australiano è calato. Il Sensex indiano è salito dello 0,2%, mentre il SET di Bangkok è sceso dello 0,1%.
L'andamento di Wall Street, venerdì, ha risentito dei risultati del mercato del lavoro. I datori di lavoro statunitensi hanno aggiunto 209.000 posti di lavoro il mese scorso, un rallentamento rispetto alle 306.000 assunzioni di maggio.

La crescita dei salari è rimasta stabile, invece di rallentare come previsto dagli economisti.
L'S &P 500 ha perso lo 0,3% a 4.398,95. Il Dow Jones Industrial Average ha ceduto lo 0,6% a 33.734,88 e il Nasdaq Composite è sceso dello 0,1%, a 13.660,72. In controtendenza l'andamento dell'indice Russell 2000, che raggruppa le azioni di minore valore, che è è salito dell'1,2%.

I rendimenti dei Treasury sono stati contrastanti a seguito dei tanto attesi dati sull'occupazione. Il rendimento del Treasury a 10 anni è salito al 4,07% dal 4,05% di venerdì. Aiuta a fissare i tassi per i mutui e altri prestiti importanti.
Negli altri scambi di lunedì, il greggio di riferimento statunitense è sceso di 52 centesimi a 73,34 dollari al barile nel commercio elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il greggio Brent, la base dei prezzi per il commercio internazionale, ha ceduto 50 centesimi a 77,99 dollari al barile.
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