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Clima e siccità: l’appello di Coldiretti per un piano invasi nazionale

- di: Giulia Caiola
 
Clima e siccità: l’appello di Coldiretti per un piano invasi nazionale
L’Italia è sempre più esposta agli effetti del cambiamento climatico, con siccità prolungate e temperature in costante aumento che mettono a rischio la disponibilità di acqua per cittadini e imprese. In questo contesto, la Coldiretti lancia un appello urgente per la realizzazione di un piano nazionale sugli invasi, considerato essenziale per garantire la sicurezza idrica e sostenere il comparto agricolo, sempre più vulnerabile agli eventi estremi.
Gli effetti del clima non lasciano spazio a dubbi. Uno studio pubblicato su Science ha evidenziato come i lunghi periodi di siccità, che ormai colpiscono quasi tutti i continenti, stiano diventando sempre più comuni, con un’espansione annua delle aree interessate di circa 50mila chilometri quadrati. L’Italia non fa eccezione. Il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato, con un aumento medio delle temperature di 1,35°C rispetto ai valori storici, secondo l’Isac Cnr. Le regioni del Centro e del Sud sono state le più colpite, con punte di incremento fino a 1,44°C.

Clima e siccità: l’appello di Coldiretti per un piano invasi nazionale

Le conseguenze di questi cambiamenti climatici si riflettono in modo drammatico sull’agricoltura. Le colture simbolo della Dieta Mediterranea, come il grano e l’olio d’oliva, hanno subito cali produttivi rispettivamente del 20% e del 32%. A questo si aggiunge il problema delle piogge torrenziali, che sempre più spesso si concentrano in brevi periodi, causando inondazioni e aumentando il rischio di erosione dei suoli.

Secondo Coldiretti, solo un intervento strutturale può rispondere efficacemente a queste sfide. L’organizzazione propone un piano di bacini di accumulo progettati per raccogliere l’acqua piovana, senza l’uso di cemento ma utilizzando materiali locali come pietre e terra di scavo. Questi invasi, oltre a garantire l’approvvigionamento idrico nei periodi di siccità, potrebbero ridurre gli effetti devastanti delle piogge torrenziali, prevenendo alluvioni e gestendo meglio le risorse idriche disponibili.

Una strategia sostenibile

L’obiettivo è raddoppiare la capacità di raccolta dell’acqua piovana in Italia, oggi ferma a circa l’11% delle precipitazioni totali. Questo sistema non solo assicurerebbe acqua per gli usi civili e agricoli, ma consentirebbe anche di produrre energia idroelettrica pulita, integrando sostenibilità ambientale ed economica.

Il piano invasi, nelle intenzioni di Coldiretti, prevede inoltre il recupero e la manutenzione degli impianti già esistenti, molti dei quali sono inutilizzati o in stato di abbandono. La rete di bacini proposta rappresenta quindi un modello virtuoso per affrontare la crisi climatica, valorizzando al contempo il territorio.

Il momento di agire è ora

Con una siccità che, secondo le previsioni, continuerà a intensificarsi e con danni economici già nell’ordine di miliardi di euro, il piano invasi si configura non solo come una necessità, ma come un’opportunità per garantire la resilienza dell’economia italiana. Tuttavia, per tradurre questa visione in realtà, è fondamentale un intervento deciso da parte delle istituzioni, con investimenti mirati e una governance coordinata.

Il cambiamento climatico non aspetta. Agire oggi significa proteggere il futuro delle risorse idriche del Paese, tutelare il settore agricolo e garantire l’accesso all’acqua per le generazioni future. La proposta di Coldiretti, con il suo approccio pragmatico e sostenibile, offre una risposta concreta a una delle sfide più pressanti del nostro tempo.
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