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Vendite al dettaglio: calo mensile ma segnali di recupero sul trimestre

- di: Matteo Borrelli
 
Vendite al dettaglio: calo mensile ma segnali di recupero sul trimestre
Vendite al dettaglio: calo mensile ma segnali di recupero sul trimestre
A novembre 2024, l’Istat ha registrato un calo congiunturale delle vendite al dettaglio, sia in valore (-0,4%) che in volume (-0,6%). Le flessioni hanno interessato sia i beni alimentari (-0,1% in valore, -0,6% in volume) sia i non alimentari (-0,7% per entrambi). Tuttavia, considerando il trimestre settembre-novembre, i dati mostrano una crescita congiunturale: +0,6% in valore e +0,3% in volume.

La grande distribuzione brilla, il commercio elettronico fatica

Su base annua, le vendite al dettaglio hanno segnato un incremento dell’1,1% in valore, ma un calo dello 0,2% in volume. La grande distribuzione si conferma il segmento più dinamico, con una crescita del 3,8% rispetto a novembre 2023. In controtendenza, le piccole superfici (-0,9%) e il commercio elettronico (-3,3%) continuano a perdere terreno.
Anna Rea, presidente dell’Adoc, ha sottolineato: “I dati confermano un quadro allarmante per i consumatori, segnato da un aumento dei prezzi che erode il potere d’acquisto. Chiediamo che il governo affronti con urgenza l’emergenza prezzi come priorità nazionale”.

Black Friday senza impatto sul commercio

Secondo la Confesercenti, il Black Friday non ha prodotto effetti significativi sul commercio italiano, come evidenziato dal calo delle vendite di novembre. “L’autunno si conferma freddo per il settore, con le famiglie che rimangono prudenti e selettive nei consumi. Serve una detassazione generalizzata degli aumenti salariali per rilanciare la domanda interna”, ha dichiarato l’organizzazione in una nota.

Settori in evidenza: profumeria in crescita, calo per l’elettronica

Analizzando i beni non alimentari, i prodotti di profumeria e cura della persona registrano un aumento del 4,1%, mentre le dotazioni per l’informatica e la telefonia subiscono un calo del 2,8%. Questo riflette scelte più mirate da parte dei consumatori, orientati verso beni essenziali o di utilità immediata.

Una sfida per il futuro
Il mix di inflazione persistente e consumi selettivi rappresenta una sfida per il commercio italiano. Le richieste di intervento sul potere d’acquisto e sulla fiscalità si fanno pressanti, mentre il governo sarà chiamato a bilanciare le esigenze delle famiglie con quelle del sistema economico.
Questi dati, raccolti dall’Istat e integrati con le dichiarazioni di Adoc e Confesercenti, evidenziano un quadro complesso, ma offrono spunti per interventi mirati a sostenere la ripresa.

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