Crisi: Renzi continua ad alzare il prezzo

- di: Diego Minuti
 
Le bande chiodate sono quelle strisce su cui sono piazzate delle punte d'acciaio che le forze di polizia mettono, orizzontalmente, lungo una strada per fermare una automobile in fuga. È un mezzo efficace perché passandoci sopra, gli pneumatici si lacerano bloccando la vettura, ed è quanto sta facendo Matteo Renzi, che sta lasciando delle bande chiodate sul cammino di chi sta cercando di dare una soluzione alla crisi che lui ha aperto.

Eppure, per il gioco dei numeri, con Renzi (e di Renzi) si deve continuare a parlare perché è necessario, anche se l'impressione che emerge dalla sua strategia è che forse stia tirando troppo la corda, dimenticando che, sia per stare in maggioranza che all'opposizione, si presuppone che si abbia dei programmi e delle proposte, che non mi pare siano arrivati dal partito personale del senatore di Rignano, impegnato solo a criticare e chiedere.

Renzi, che si lamenta dell'occupazione delle televisioni da parte di chi non la pensa come lui, è perennemente davanti alla telecamere per dare lezioni - e questo ci può stare -, ma senza mai dare l'impressione di volere veramente collaborare alla riuscita dell'impresa della soluzione della crisi, a patto che non gli si dica di sì a tutto.
Spesso le ricostruzioni giornalistiche si avvicinano molto alla realtà, ma non sempre sono il verbo. Ma le ultime cronache raccontano di un Matteo Renzi ringalluzzito e che, per questo, ha ulteriormente alzato il livello dello scontro, facendo delle richieste che, realisticamente, ora cominciano a sembrare pretestuose.
Gli scalpi con i quali vuole adornare l'ingresso della sua testa si moltiplicano con il passare delle ore, quasi che spetti a lui scegliere non solo i temi ed i programmi del futuro, ma anche gli uomini chiamati a darne esecuzione.

Dipendesse da lui, andrebbero cacciati in massa buona parte dei ministri a lui invisi (e sono tanti), ma anche altri uomini delle Istituzioni per il solo fatto di essere "espressione" del Governo Conte e non per evidenti incapacità.
Ma è un gioco al rilancio che Renzi potrà portare avanti sino ad un certo punto perché, in ogni caso, dalla crisi bisogna uscire con un Governo, che magari serva solo a traghettare il Paese verso le elezioni. Ed a quel punto si tratterebbe di un esecutivo di scopo di cui non si capisce bene per che cosa ne debba fare parte chi, della crisi, è stato l'ispiratore ed esecutore.
In fondo l'uomo è questo e, come tutti gli uomini - ci permettiamo di ricordarlo a lui, che dà l'impressione di ritenersi perfetto - , è perfettibile. Ma è difficile cercare di cambiare (o fargli cambiare idea) a chi ritiene di avere sempre ragione.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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