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Fenice, salta Wozzeck: sciopero contro la nomina Venezi

- di: Vittorio Massi
 
Fenice, salta Wozzeck: sciopero contro la nomina Venezi
La Rsu (Rappresentanza sindacale unitaria) conferma l’astensione il 17 ottobre e convoca un’assemblea aperta; il sovrintendente Colabianchi e il sindaco Brugnaro blindano la scelta: “Niente passi indietro”. Biglietti e abbonati nel mirino della polemica.
 
(Foto: la discussa direttrice d'orchestra Beatrice Venezi).

Che cosa succede il 17 ottobre

La prima di Wozzeck di Alban Berg alla Fenice non andrà in scena: la Rsu (Rappresentanza sindacale unitaria) del Teatro e le sigle confederali hanno proclamato lo sciopero per venerdì 17 ottobre 2025, giorno dell’inaugurale (ore 19). Alle 18 è prevista anche un’assemblea pubblica aperta ai lavoratori di altre istituzioni culturali e alla cittadinanza. La produzione, diretta in buca da Markus Stenz e firmata dal regista Valentino Villa, era programmata anche per il 19, 21, 23 e 26 ottobre.

Perché si sciopera

Il nodo è la nomina della 35enne Beatrice Venezi a direttore musicale della Fondazione, incarico che scatterà da ottobre 2026. Orchestra e maestranze contestano metodo e merito, chiedendo la revoca. Il caso ha acceso il dibattito su competenze, trasparenza e interferenze politiche nelle istituzioni liriche.

Le posizioni di Comune e Fondazione

Dopo l’incontro dell’8 ottobre, nessun passo indietro. Il sovrintendente Nicola Colabianchi difende la scelta e invita a riaprire il tavolo: “Lo sciopero non aiuta e danneggia il pubblico”. Il sindaco Luigi Brugnaro alza lo scudo: “Venezi non deve dimettersi” e parla di canali di ascolto ancora aperti.

Abbonati divisi e rischio incassi

Intorno alla nomina si è mossa anche una platea di abbonati storici: oltre 140 firme minacciano di non rinnovare in caso di conferma. La direzione minimizza i numeri effettivi delle disdette, mentre il fronte critico vede un segnale pericoloso sui conti. Brugnaro replica che le cancellazioni sono poche e che i nuovi abbonamenti le superano.

Un precedente che pesa

Non è la prima volta che la Fenice si ferma: nel 2024 saltò l’apertura di stagione per uno sciopero su organici e condizioni di lavoro. La ferita istituzionale non è nuova e torna a incidere sulla reputazione internazionale del teatro.

Chi è la direttrice designata

Venezi è tra i profili mediatici più noti della direzione d’orchestra italiana: concerti, tv e campagne per sdoganare la musica classica. La nomina ha spaccato il settore: c’è chi ne celebra la visibilità e chi giudica il curriculum non all’altezza di una direzione stabile. Il confronto fra tradizione e rinnovamento alimenta il caso.

Che cosa rischia la Fenice

Il rischio immediato è triplo: immagine, fiducia del pubblico e recupero dei ricavi da biglietti e abbonamenti. Wozzeck è un titolo-manifesto del Novecento e la cancellazione della prima è un colpo al cartellone d’autunno. La governance deve scegliere tra la linea di continuità o una ripartenza negoziale che riapra il dialogo con orchestra e Rsu.

Le prossime mosse

L’assemblea pubblica del 17 ottobre sarà il barometro del consenso cittadino. Se lo sciopero verrà confermato, rimborsi e riposizionamento del calendario diventeranno i dossier urgenti. Fondazione e Comune insistono sulla legittimità delle scelte e sulla volontà di sedersi al tavolo, ma senza precondizioni.

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