Un nuovo grave disastro aereo scuote l’India e l’intera comunità internazionale. Un aereo della compagnia Air India, decollato nella giornata di ieri dall’aeroporto internazionale Sardar Vallabhbhai Patel di Ahmedabad e diretto a Londra, è precipitato pochi minuti dopo il decollo causando la morte di quasi tutti i passeggeri a bordo. Solo una persona, un cittadino britannico, è sopravvissuta allo schianto, riportando lievi ferite.
Disastro aereo in India, recuperata una scatola nera: un solo sopravvissuto
Le autorità locali, affiancate da squadre specializzate nei soccorsi e nelle indagini, hanno confermato il bilancio tragico: 241 vittime su 242 persone presenti sull’aereo. L’unico sopravvissuto è stato estratto dai rottami poco dopo l’incidente, sotto shock ma cosciente.
Recuperata una delle due scatole nere
Gli investigatori hanno già compiuto un primo passo fondamentale: è stata recuperata una delle due scatole nere dell’aereo, che sarà analizzata per ricostruire con precisione le dinamiche dell’incidente. Le autorità dell’aviazione civile indiana e il team investigativo dell’Air India stanno collaborando con esperti internazionali per esaminare i dati e i registratori di volo. I tecnici confidano che le informazioni contenute nella scatola nera, unitamente a quelle del secondo dispositivo, ancora disperso, potranno chiarire eventuali problemi tecnici o errori umani che potrebbero aver causato la tragedia. I radar non avevano segnalato anomalie durante la fase iniziale del decollo, rendendo l’evento ancora più inspiegabile.
Un pilota veterano alla guida del volo
Tra le vittime dell’incidente figura anche il comandante del volo, Sumeet Sabharwal, un pilota sessantenne con una carriera ultra-trentennale e un curriculum di assoluto rilievo. Sabharwal vantava oltre 8.200 ore di volo e ricopriva anche il ruolo di istruttore di volo per i piloti di linea, un compito riservato ai professionisti di maggiore esperienza e affidabilità. Era considerato uno dei pilastri della compagnia di bandiera, prossimo al pensionamento. La sua presenza alla guida del velivolo rende ancora più complesso immaginare un errore umano alla base del disastro. Colleghi e amici lo descrivono come scrupoloso, riflessivo, totalmente dedito alla sicurezza e alla precisione operativa.
Le indagini si concentrano su un possibile guasto
Le ipotesi attualmente al vaglio degli investigatori includono un possibile guasto meccanico improvviso, forse a uno dei motori, o un’avaria ai sistemi di navigazione. I testimoni oculari nella zona rurale dove l’aereo è precipitato hanno riferito di aver visto una fiammata provenire da un’ala e di aver udito una forte esplosione prima dello schianto. Tuttavia, queste testimonianze non sono ancora confermate e saranno incrociate con i dati tecnici. Il secondo registratore di volo, ancora disperso tra i rottami, potrebbe fornire le prove decisive per chiarire la dinamica. Intanto il governo indiano ha promesso trasparenza e rigore nelle indagini e ha annunciato una commissione speciale per monitorare l’intero processo.
Cordoglio internazionale e lutto in India
La tragedia ha suscitato profonda commozione in tutto il Paese e nel mondo. Il primo ministro indiano Narendra Modi ha espresso il proprio cordoglio alle famiglie delle vittime e ha dichiarato una giornata di lutto nazionale. Numerosi capi di Stato e di governo, tra cui il presidente britannico e il segretario generale dell’ONU, hanno inviato messaggi di vicinanza. Londra, coinvolta direttamente per la presenza di numerosi cittadini britannici sul volo, ha offerto il proprio sostegno tecnico per le indagini. In diverse città indiane si sono tenute veglie e momenti di preghiera. Nei terminal degli aeroporti principali si sono registrate scene di profonda commozione tra i familiari delle vittime.
Sicurezza aerea sotto i riflettori
L’incidente ha riaperto il dibattito sulla sicurezza dell’aviazione civile in India, dove il traffico aereo è in forte crescita ma dove permangono criticità nella manutenzione delle flotte e nella gestione di alcune infrastrutture aeroportuali. Air India, recentemente tornata sotto la gestione del gruppo Tata, aveva lanciato un ampio programma di rinnovamento e di incremento della sicurezza operativa. Tuttavia, l’incidente rappresenta un duro colpo alla reputazione della compagnia e mette in discussione anche il controllo tecnico sulle rotte internazionali. Il governo ha chiesto una verifica straordinaria su tutte le procedure di controllo e manutenzione.
Un simbolo di esperienza spezzato dal destino
Il profilo del comandante Sabharwal è diventato nelle ultime ore un simbolo di dedizione e professionalità travolto da una tragedia inattesa. Molti suoi ex allievi hanno pubblicato messaggi di omaggio, ricordandolo come un mentore esemplare e una guida sicura. In una delle ultime interviste rilasciate a un giornale di settore, aveva dichiarato: “Ogni volo è una nuova responsabilità, non esistono voli di routine”. Parole che oggi risuonano con tragica ironia. Mentre le ricerche proseguono e si attende l’analisi delle registrazioni, resta l’amarezza per una perdita umana immensa e il monito sulla necessità di alzare sempre più gli standard di sicurezza.