• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Crolla l’export italiano extra UE: ad aprile segno meno e nuove preoccupazioni per l’economia

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Crolla l’export italiano extra UE: ad aprile segno meno e nuove preoccupazioni per l’economia

Il commercio estero italiano registra ad aprile una battuta d’arresto significativa. L’Istat rileva una contrazione marcata delle esportazioni verso i Paesi extra Unione Europea, con un calo congiunturale del 2,8%, che su base mensile si traduce in una vera e propria flessione del 7% delle vendite.

Crolla l’export italiano extra UE: ad aprile segno meno e nuove preoccupazioni per l’economia

Il dato, seppur parziale, riflette un rallentamento dell’economia globale e conferma la crescente difficoltà delle imprese italiane a mantenere competitività nei mercati al di fuori del perimetro comunitario. Il quadro si complica ulteriormente per effetto delle tensioni internazionali, della volatilità dei costi di approvvigionamento e della pressione competitiva proveniente da economie emergenti e da partner storici che hanno cambiato priorità commerciali.

Le importazioni tengono ma crescono solo dello 0,3%
Nel complesso del mese di aprile, le importazioni dai Paesi extra UE fanno segnare un timido +0,3%, che non basta a controbilanciare la discesa dell’export. Il saldo commerciale con l’estero risulta quindi meno favorevole per l’Italia, contribuendo a riaprire un dibattito sul posizionamento strategico delle nostre imprese a livello globale. La riduzione dell’export è da attribuire principalmente alla flessione nelle vendite di beni intermedi e di beni strumentali, due segmenti centrali per l’economia manifatturiera italiana. In particolare, calano le commesse dall’Asia, con Cina e India che riducono drasticamente gli ordini, mentre restano deboli le relazioni commerciali con il continente americano, già influenzate dalle dinamiche post-pandemiche e dai dazi ancora in vigore in alcuni comparti.

Segnali positivi dall’Unione Europea
A fare da contraltare al calo extra Ue, ci sono le esportazioni verso i Paesi dell’Unione, che nello stesso periodo registrano un incremento dell’1,5%. Questo segnale positivo, seppur moderato, conferma il ruolo cruciale del mercato interno europeo per la tenuta del commercio italiano. Francia, Germania, Spagna e Paesi Bassi si confermano partner stabili, sia sul fronte dell’export sia su quello dell’import. In particolare, i beni alimentari, la farmaceutica e l’industria dell’arredo sembrano godere di una domanda ancora solida nel contesto europeo. Tuttavia, la debolezza dei mercati esterni rischia di annullare i benefici di questi segnali, soprattutto se proiettati su scala annuale.

I settori più colpiti: meccanica, automotive, energia
Nel dettaglio settoriale, i comparti maggiormente colpiti dalla contrazione delle esportazioni extra UE sono la meccanica strumentale, l’automotive e l’industria energetica. La riduzione delle vendite di macchinari verso Paesi asiatici ed extra europei evidenzia un rallentamento degli investimenti industriali globali, mentre il settore auto continua a scontare gli effetti della transizione elettrica e delle politiche protezionistiche adottate da numerosi Stati. L’energia, invece, risente delle oscillazioni nei prezzi e nella domanda, aggravate dalle incertezze geopolitiche legate ai conflitti in corso. I dati pubblicati dall’Istat mettono in guardia su un possibile allargamento del trend negativo anche nei mesi successivi, qualora non si registrino segnali di rilancio commerciale o di apertura di nuovi mercati.

Strategie per il rilancio: innovazione, logistica e diplomazia commerciale
Le associazioni di categoria chiedono al governo misure rapide per sostenere l’export, in particolare attraverso il rafforzamento della diplomazia economica e il supporto alle imprese più piccole. Il Ministero degli Esteri, tramite l’Agenzia ICE, ha già attivato alcuni strumenti di promozione e supporto digitale all’internazionalizzazione, ma le imprese sollecitano una strategia più ampia, che coinvolga anche infrastrutture logistiche e semplificazioni normative. In parallelo, si torna a parlare della necessità di innovare l’offerta, puntando su prodotti ad alto contenuto tecnologico e sulla sostenibilità ambientale come vantaggi competitivi chiave per riaprire canali nei mercati asiatici, africani e sudamericani.

Le prospettive economiche nel contesto globale
Il dato negativo di aprile si inserisce in un contesto macroeconomico caratterizzato da una crescita debole e da forti pressioni inflazionistiche. L’instabilità politica in diverse aree del mondo, i costi elevati delle materie prime e l’incertezza sulle mosse future delle banche centrali alimentano un clima poco favorevole per gli scambi commerciali. Se da un lato il mercato europeo sembra resistere meglio all’urto, dall’altro lato la flessione extra UE potrebbe influenzare negativamente il PIL nazionale, che nel 2025 è già atteso in lieve rallentamento. Gli osservatori economici invitano a non sottovalutare il dato, considerandolo un campanello d’allarme per la resilienza complessiva del sistema produttivo italiano in un mondo sempre più frammentato e competitivo.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 90 record
Pagina
14
01/12/2025
PIL Svizzero in lieve flessione: la “resilienza elvetica” vacilla
L’economia svizzera rallenta nel terzo trimestre 2025: PIL -0,5%, flessione di chimico-far...
01/12/2025
Cuba apre le porte al capitale straniero, via a un maxi provvedimento
Cuba lancia riforme per rendere l’economia più moderna e competitiva: nuove regole per inv...
01/12/2025
Borse europee in calo, Piazza Affari frena con Mps e bitcoin
Le Borse europee aprono dicembre in calo. A Piazza Affari pesa Mps, scivola il bitcoin olt...
01/12/2025
Orcel frena su Generali: “Possiamo cooperare anche senza quota”
Andrea Orcel ridisegna il rapporto tra UniCredit e Generali: dalla salita al 6,7% del capi...
01/12/2025
Prelievi contanti: cosa cambia da oggi 1° dicembre 2025
Dal 1° dicembre 2025 dovrebbe arrivare un nuovo controllo automatico sui prelievi in conta...
01/12/2025
Draghi scuote l’Europa: senza AI sarà stagnazione
Dal Politecnico di Milano Draghi avverte: senza una rapida adozione dell’intelligenza arti...
Trovati 90 record
Pagina
14
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720