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Il partito di Farage conquista un seggio ai Laburisti. Prima crepa per Starmer nelle suppletive in Inghilterra

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Il partito di Farage conquista un seggio ai Laburisti. Prima crepa per Starmer nelle suppletive in Inghilterra
Il partito populista di destra Reform UK, guidato da Nigel Farage, ha vinto a sorpresa un seggio parlamentare strappandolo al Partito Laburista in una delle prime elezioni suppletive da quando Keir Starmer è diventato primo ministro. È successo nel collegio di Runcorn e Helsby, nel nord-ovest dell’Inghilterra, dove la candidata di Reform, Sarah Pochin, ha prevalso sulla laburista Karen Shore per appena sei voti. Una manciata di preferenze, ma dal peso politico rilevante. È il primo vero colpo subito dai Laburisti dopo la loro vittoria alle politiche anticipate del 2024 e segna l’ingresso in Parlamento di un partito che finora aveva giocato un ruolo più simbolico che istituzionale.

Il partito di Farage conquista un seggio ai Laburisti

Nigel Farage, fondatore del partito Brexit e oggi leader di Reform UK, ha salutato la vittoria come “una svolta” e ha promesso che “questo è solo l’inizio”. Dopo anni in cui sembrava relegato ai margini, l’ex eurodeputato ha ricostruito un profilo nazionale cavalcando temi come l’immigrazione, la sicurezza, l’antieuropeismo e la difesa dell’identità britannica. Il successo di Runcorn e Helsby dimostra che, anche in un Paese dove i Conservatori sono usciti a pezzi dalle ultime elezioni, esiste uno spazio politico aperto alla protesta radicale e identitaria. Una minaccia non solo per Starmer, ma anche per la nuova leadership conservatrice di Kemi Badenoch.

Starmer al primo vero test di tenuta

Per Keir Starmer, che ha finora goduto di una luna di miele politica sostenuta da una larga maggioranza parlamentare, questa sconfitta rappresenta il primo vero segnale d’allarme. Il voto suppletivo era locale e non rappresentativo su scala nazionale, ma il fatto che sia stato perso in una roccaforte storica laburista acuisce l’effetto simbolico. Alcuni analisti parlano di astensione crescente tra gli elettori progressisti, altri di una crisi di consenso legata alla lentezza delle riforme promesse. I sondaggi restano favorevoli al premier, ma la vittoria di Reform potrebbe innescare una reazione a catena nei collegi più marginali.

La sfida nel nord dell’Inghilterra: consenso fluido

Il nord-ovest dell’Inghilterra è da sempre un terreno elettorale complesso: ex bastione operaio, poi conquistato parzialmente dai Conservatori sotto Boris Johnson grazie alla Brexit, ora territorio fluido e indeciso. Il successo di Farage dimostra che lì, dove le trasformazioni industriali hanno lasciato ferite profonde, i discorsi anti-establishment trovano ancora terreno fertile. Temi come il controllo dell’immigrazione, il costo della vita e la percezione di abbandono da parte delle élite centrali si intrecciano in un racconto che Reform UK sta trasformando in proposta politica.

Verso un nuovo scenario a destra del sistema britannico


La conquista del seggio da parte di Reform apre nuovi scenari sulla destra politica britannica. Con i Tories in fase di ricostruzione e una leadership ancora in cerca di identità, Farage punta a catalizzare l’area del voto antisistema e a diventare il principale polo di opposizione culturale al governo Starmer. Non è ancora chiaro se riuscirà a strutturare una presenza duratura in Parlamento, ma il segnale è arrivato forte: la destra populista britannica è tutt’altro che sconfitta, e la sua narrazione continua ad attrarre una parte dell’elettorato più disilluso. Un vento che soffia anche altrove, in Europa, e che ora torna a farsi sentire anche a Westminster.
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