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Delfin verso il 20 % di MPS: adesioni rallentano, scosse in arrivo

- di: Jole Rosati
 
Delfin verso il 20 % di MPS: adesioni rallentano, scosse in arrivo
Delfin al 19,99% in MPS: OPS Mediobanca rallenta | Analisi
Dopo il via libera BCE al 19,99 %, l’OPS su Mediobanca procede, ma non senza sorprese: chi detiene il vero slancio?

Delfin e il via libera della BCE: la soglia del 20 %

La holding Delfin, cuore finanziario della famiglia Del Vecchio, ha ottenuto il 12 agosto 2025 l’autorizzazione della Banca Centrale Europea per salire fino al 19,99 % del capitale di Monte dei Paschi di Siena (MPS). Al momento detiene circa il 9,9 %. Questo margine le garantirebbe un salto considerevole nella scala azionaria dell’istituto senese, rafforzando significativamente il proprio ruolo nei giochi di potere finanziario.

L’OPS su Mediobanca: adesioni a rischio stallo

L’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria di MPS su Mediobanca, aperta dal 14 luglio fino all’8 settembre 2025, ha visto un rallentamento significativo nelle adesioni. Al 18 agosto 2025, il totale delle azioni portate in adesione è pari a 161.796.619, circa il 19,4168 % del target previsto, o 19,0470 % se si considerano le massime azioni supplementari emesse per piani incentivanti.

Nella sola giornata del 18 agosto, sono state presentate 49.513.594 adesioni. Questo dato conferma un’accelerazione notevole rispetto al 14 % di metà agosto, ma resta inferiore alle aspettative.

Il progresso nelle ultime due sedute è stato attribuito—secondo indiscrezioni—al contributo di azioni già in mano a Delfin, che starebbe strutturando una consegna coordinata della propria quota in vista dell’assemblea di Mediobanca.

Il contesto più ampio: MPS attacca, Mediobanca resiste

MPS ha ricevuto l’autorizzazione della BCE anche per la sua offerta su Mediobanca, anche con partecipazioni inferiori al 50 %, accelerando così i piani per la combinazione tra la sua rete commerciale e l’expertise in wealth management di Mediobanca. A febbraio 2025, il patto di azionisti e il CdA di Mediobanca avevano già respinto l’offerta considerata ostile. Inoltre, il sindacato FABI aveva affermato che non sarebbero stati previsti tagli al personale in caso di accordo.

Scenari all’orizzonte: strategia in bilico

Delfin accelera la propria posizione: può raccogliere un imponente 19,9 % in MPS, consolidando potere e influenza.

L’OPS avanza ma resta incerta: non ancora vicino ai livelli che consentirebbero il controllo di fatto su Mediobanca (35-50 % indicati da MPS come obiettivo).

Mediobanca, in attesa della partita complementare: l’acquisto di Banca Generali – approvato dalla BCE – è un contrattacco strategico che potrebbe restituire appeal e alleanze forti.

Un duello all’italiana 

Questo scenario assume i toni di un duello all’italiana: strategia, pazienza e mosse a sorpresa. Delfin ha le carte per entrare con forza, ma è l’andamento dell’OPS e l’assemblea del 21 agosto a decidere il prossimo capitolo. I riflettori sono puntati su quanto Mediobanca riuscirà a mantenere la propria autonomia… oppure, se rilancerà con Generali come difesa efficace.

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