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Accordo a Gaza: ostaggi liberi e ritiro parziale degli israeliani

- di: Marta Giannoni
 
Accordo a Gaza: ostaggi liberi e ritiro parziale degli israeliani

Gaza, c’è l’intesa Israele – Hamas. Trump: “Giornata storica, presto liberi gli ostaggi”. Palestinesi in festa.

(Fotomontaggio con esultanza palestinese).

Alle 11 prevista la firma, alle 13 si riunisce il governo israeliano per l’approvazione. L’Idf lascerà la Striscia, ad eccezione di Rafah, già nelle prossime ore. I 20 rapiti torneranno liberi (probabilmente lunedì) in cambio di 1.950 palestinesi: ma il rilascio di Marwan Barghouti resta fuori dal piano. 

Il presidente Usa Donald Trump, poco prima dell’una italiana, annuncia il raggiungimento dell’accordo in Medio Oriente. La firma di Israele e Hamas avverrà alle 11 italiane, poi ci sarà la riunione del gabinetto israeliano. L’Idf si ritirerà da gran parte della Striscia (resterà solo a Rafah) nelle prossime 24 ore, poi entro 72 ore gli ostaggi ancora vivi saranno liberati. Telefonata tra il presidente Usa e Benjamin Netanyahu, che lo invita alla Knesset. Manca però ancora un’intesa definitiva sul disarmo di Hamas: i negoziati dovranno andare avanti.

Punti chiave

05:21 – Ancora nessun accordo sul disarmo di Hamas: il tema sarà discusso in seguito.

05:02 – L’Idf avvisa i civili: non tornate a Gaza City, l’area resta pericolosa.

04:10 – Ordine notturno dell’Idf: le truppe restino pronte a qualsiasi scenario.

03:23 – Segnalati nuovi attacchi nella notte su Gaza.

02:55 – Trump accetta l’invito: parlerà alla Knesset.

02:48 – Telefonata Trump-Netanyahu: colloquio definito “emozionante”.

02:32 – Il rilascio di Marwan Barghouti resta fuori dall’accordo.

01:58 – Hamas chiede che si costringa Israele a rispettare l’intesa.

00:51 – Trump annuncia: accordo raggiunto, presto ostaggi liberi.

00:27 – Hamas ha accettato l’accordo: firma prevista in Egitto.

Situazione sul terreno

05:55 – Dopo l’annuncio dell’accordo, vengono segnalati bombardamenti a Gaza.

05:03 – Trump promette che Gaza verrà ricostruita.

05:02 – L’Idf ribadisce ai palestinesi di non tornare a Gaza City: il nord della Striscia è ancora una zona di combattimento.

Le parole dei protagonisti

04:26 – Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, indica che gli ostaggi saranno probabilmente rilasciati lunedì, aggiungendo: “Pensiamo che torneranno tutti lunedì… e questo includerà anche i corpi dei morti”.

04:10 – Le Forze di difesa israeliane spiegano che il Capo di Stato maggiore Eyal Zamir ha ordinato alle truppe di mantenersi pronte: opereranno secondo le fasi dell’accordo, salvaguardando i soldati e perseguendo gli obiettivi di sicurezza del Paese.

03:22 – Il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, accoglie l’intesa e invita tutte le parti a rispettarla: “Tutti gli ostaggi devono essere rilasciati in modo dignitoso. Deve essere garantito un cessate il fuoco permanente”.

02:55 – Trump conferma: “Probabilmente nei prossimi giorni visiterò Israele e potrei rivolgermi alla Knesset”. Sottolinea che si è trattato di uno sforzo globale e definisce la chiamata con Netanyahu “fantastica”.

02:48 – L’ufficio del Primo ministro israeliano riferisce di una telefonata “emozionante e calorosa” tra i due leader, con reciproche congratulazioni per il risultato.

02:21 – I familiari degli ostaggi ringraziano Trump in un videomessaggio: “Il presidente ce l’ha fatta, i nostri cari stanno tornando a casa”. Ribadiscono che continueranno a battersi per il ritorno di tutti.

01:12 – Netanyahu assicura: “Con l’aiuto di Dio li riporteremo tutti a casa”.

01:10 – Trump scrive che “tutte le parti saranno trattate equamente” e definisce l’accordo “un evento storico e senza precedenti”, ringraziando i mediatori.

Cosa prevede l’accordo

Rilascio degli ostaggi: previsto entro 72 ore dall’approvazione, con la liberazione di 20 persone e la restituzione dei corpi dei deceduti.

Scambio di prigionieri: in cambio, Israele rilascerà circa 2.000 detenuti palestinesi.

Ritiro militare: l’Idf lascerà gran parte della Striscia, mantenendo una presenza a Rafah; ritiro completo annunciato anche da Gaza City.

Barghouti escluso: il rilascio di Marwan Barghouti non rientra in questa fase.

Disarmo: il capitolo sul disarmo di Hamas non è stato ancora definito e sarà oggetto di ulteriori negoziati.

La notte dell’accordo: la timeline

03:23 – Segnalati raid aerei e bombardamenti d’artiglieria su diverse aree di Gaza City nonostante l’annuncio dell’intesa.

01:58 – Hamas parla di una cornice che include fine della guerra, ritiro, ingresso degli aiuti e scambio di prigionieri. Chiede ai mediatori di garantire l’attuazione piena dei termini.

01:55 – A Gaza esplodono festeggiamenti spontanei per strada dopo l’annuncio della prima fase del piano di cessate il fuoco.

01:17 – Funzionari israeliani indicano che le mappe del ritiro sono state aggiornate: ritiro dalla maggior parte delle città, tranne Rafah.

01:02 – L’intesa prevede la firma alle 11 italiane e, a seguire, il gabinetto di governo per la ratifica.

00:52 – I primi dettagli trapelati parlano di liberazione degli ostaggi già da sabato e ritiro israeliano da tutte le città tranne Rafah.

00:51 – Trump annuncia: “Sono molto orgoglioso di annunciare che Israele e Hamas hanno entrambi firmato la prima fase del nostro piano di pace”.

00:45 – Fonti informate anticipano un annuncio imminente, con i nodi principali considerati risolti e restanti dettagli procedurali.

00:34 – Le famiglie degli ostaggi attendono con ansia il post del Presidente degli Stati Uniti che confermi l’accordo.

00:27 – Viene riferito che Hamas ha accettato l’accordo e che la firma avverrà in Egitto.

23:51 – Dalla Casa Bianca, si prepara l’annuncio di una tregua a Gaza e del rilascio degli ostaggi. Si lavora sul testo da pubblicare sui social del Presidente.

23:47 – Il Presidente lascia una conferenza stampa dopo aver ricevuto un biglietto operativo per approvare il post sull’intesa, con indicazioni di tempistica per essere il primo a darne notizia.

Le prossime mosse

Con la firma e la ratifica, il calendario prevede ritiro parziale entro 24 ore e scambio ostaggi-prigionieri entro 72 ore. Resta aperto il capitolo sulla sicurezza a lungo termine e sulla governance della Striscia, temi che richiederanno ulteriori intese e un monitoraggio credibile.

Clima nelle città

A Gaza, dopo l’annuncio, si registrano sia festeggiamenti sia nuove esplosioni. A Tel Aviv, la notizia genera sollievo con prudenza, mentre le forze armate israeliane mantengono lo stato di allerta.

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