Generazione Z: tra connessione digitale e solitudine reale

- di: Sveva Faedda

21/02/2025

In un'epoca dominata dalla tecnologia e dalla comunicazione digitale, la Generazione Z si trova a vivere una dicotomia tra la propria presenza online e le interazioni nel mondo reale. Una recente ricerca condotta da BVA Doxa per Lenovo, in occasione del Safer Internet Day 2025, ha evidenziato come quasi la metà dei giovani italiani tra i 18 e i 28 anni percepisca una disconnessione tra la vita online e quella offline, con conseguenti sentimenti di solitudine, frustrazione e ansia.

Generazione Z: tra connessione digitale e solitudine reale

Uno dei dati più significativi emersi dallo studio riguarda la modalità di espressione dei giovani: il 38% degli intervistati ritiene più semplice comunicare online piuttosto che faccia a faccia. Questo fenomeno può essere attribuito a diversi fattori, tra cui l'anonimato relativo offerto dalle piattaforme digitali e la possibilità di riflettere prima di rispondere, elementi che riducono l'ansia sociale e il timore del giudizio immediato.

Il desiderio di connessioni autentiche

Nonostante la predilezione per l'interazione digitale, il 75% dei giovani esprime il desiderio di avere conversazioni profonde e significative con familiari e persone care nella vita reale. Questo dato sottolinea una necessità intrinseca di connessioni autentiche e di un supporto emotivo che spesso il mondo virtuale non riesce a soddisfare completamente.

L'impatto sulla salute mentale

La disconnessione tra vita online e offline non è priva di conseguenze. La sensazione di vivere una doppia realtà può generare stati di ansia, isolamento e frustrazione. Cristina Rigon, presidente di Telefono Amico Italia, evidenzia come sia fondamentale che i giovani non reprimano le proprie emozioni e non temano di chiedere aiuto per affrontarle. Telefono Amico Italia offre un servizio di supporto anonimo e senza giudizio, attivo 7 giorni su 7, per ascoltare e sostenere chiunque ne abbia bisogno.

Iniziative per colmare il divario

Per affrontare questa problematica, Lenovo ha lanciato la campagna "Meet Your Digital Self", parte del progetto "Work For Humankind". L'iniziativa mira a sensibilizzare sull'uso consapevole del digitale e a promuovere un cambiamento positivo attraverso la tecnologia e l'intelligenza artificiale. Un esperimento sociale ha visto la creazione di avatar 3D interattivi, rappresentazioni digitali di giovani, che hanno facilitato conversazioni reali tra i partecipanti e le loro famiglie, aiutando a superare barriere comunicative e a favorire una maggiore comprensione reciproca.

Il ruolo della famiglia e della società

È essenziale che le famiglie e la società nel suo complesso riconoscano l'importanza di creare spazi di dialogo aperti e non giudicanti. Incoraggiare i giovani a esprimersi liberamente e a condividere le proprie esperienze può contribuire a ridurre il senso di isolamento e a rafforzare le relazioni nel mondo reale. La tecnologia, se utilizzata in modo consapevole, può essere un ponte tra le generazioni, facilitando la comprensione e l'empatia reciproca.

Fra il reale e e digitale

La Generazione Z si trova a navigare tra due mondi: quello digitale, dove spesso trova rifugio e facilità di espressione, e quello reale, dove desidera instaurare connessioni profonde e autentiche. È compito di tutti noi supportare i giovani in questo percorso, utilizzando la tecnologia come strumento di unione e non di divisione, e promuovendo un dialogo sincero che possa colmare il divario tra vita online e offline.

Tags: gen z, attualità

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