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I girasoli, tra mito e scienza: il fiore dell’estate non è come ce lo raccontano

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
I girasoli, tra mito e scienza: il fiore dell’estate non è come ce lo raccontano

Icona dell’estate, simbolo di luce e rinascita, il girasole è da sempre associato all’immagine di un fiore che segue il sole lungo tutto l’arco della giornata. Una rappresentazione suggestiva, spesso amplificata da illustrazioni, pubblicità e racconti popolari. Ma la realtà botanica è molto diversa. Gli studi scientifici più recenti confermano che solo gli esemplari giovani ruotano verso est e ovest durante il giorno, in un fenomeno noto come eliotropismo. Una volta maturi, però, i girasoli si fermano, orientandosi tutti verso est per ragioni legate all’efficienza fotosintetica. Una smentita clamorosa di uno dei miti estivi più radicati.

I girasoli, tra mito e scienza: il fiore dell’estate non è come ce lo raccontano

A guardarlo, il girasole sembra un grande fiore giallo dalla forma inconfondibile. In realtà, ciò che appare come un unico fiore è una complessa infiorescenza, detta capolino, composta da centinaia di minuscoli fiori detti flosculi. I petali esterni sono solo un’illusione estetica: al centro si sviluppano i veri fiori fertili, disposti secondo una spirale che segue la sequenza di Fibonacci, a dimostrazione della straordinaria architettura matematica della natura. Questa struttura è anche il segreto della straordinaria produttività del girasole, coltivato per i suoi semi e l’olio che se ne ricava.

Dal mito greco allo spazio: un fiore dal destino sorprendente
Nella mitologia greca, il girasole nasce dal dolore della ninfa Clizia, innamorata del dio Sole, trasformata in fiore mentre lo osservava nel cielo. Un’immagine potente, ma ancora una volta più poetica che botanica. La scienza moderna ha portato il girasole ben oltre i confini del mito e della Terra. È stato infatti coltivato anche nello spazio, all’interno della Stazione Spaziale Internazionale, per studiare la crescita delle piante in assenza di gravità. Un viaggio che conferma la sua resilienza e adattabilità, rendendolo protagonista anche delle ricerche sulla sostenibilità alimentare del futuro.

Una pianta che racconta le contraddizioni del nostro tempo
Dietro il suo aspetto solare, il girasole è anche simbolo di contraddizione. Coltivato intensivamente in molte aree del mondo, richiede terreni fertili e risorse idriche consistenti, diventando talvolta motivo di conflitto agricolo. Al tempo stesso, è tra le colture più studiate per la rotazione sostenibile del suolo e per il potenziale energetico dei suoi sottoprodotti. Il suo ciclo rapido, la resistenza alle alte temperature e la capacità di crescere anche in condizioni difficili ne fanno un alleato importante in tempi di cambiamenti climatici e scarsità alimentare.

Molto più di un simbolo estivo
Conosciuto per la sua estetica solare e la sua apparente semplicità, il girasole si rivela, in realtà, una pianta sofisticata, piena di sorprese e di significati. Dietro ogni campo giallo che colora l’estate, si nasconde una storia fatta di miti sfatati, ricerche spaziali e strategie agronomiche complesse. Un invito a guardare oltre l’immagine da cartolina e a scoprire, petalo dopo petalo, il vero volto del fiore dell’estate.

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