La trasformazione del servizio Enjoy, il car sharing di Enilive, rappresenta un cambio di paradigma con rilevanti implicazioni economiche. Dal 12 gennaio 2026 a Milano, Torino e Firenze – e dal 21 gennaio anche a Roma e Bologna – il modello “free floating” verrà abbandonato a favore di un sistema basato esclusivamente sugli Enjoy Point, collocati nelle stazioni di servizio Enilive e in alcuni snodi aeroportuali e ferroviari.
Enjoy, dal 2026 nuovo modello operativo: impatti economici su gestione, costi e sostenibilità del servizio
La centralizzazione delle operazioni consente una riduzione significativa dei costi di logistica e manutenzione, oggi elevati a causa della dispersione dei veicoli in strada. Spostando la flotta in aree presidiate, Enilive può programmare interventi più rapidi, ridurre il fermo tecnico e ottimizzare la rotazione delle vetture, aumentando l’efficienza della gestione e la durata media dei mezzi. L’obiettivo industriale è rendere più sostenibile il servizio in un mercato sempre più competitivo, dove la redditività del car sharing richiede economie di scala e controllo dei costi.
Un modello più prevedibile e compatibile con le nuove regole urbane
Il nuovo schema elimina la possibilità di chiudere il noleggio in qualsiasi punto della città, scelta che allinea Enjoy alle esigenze crescenti di regolazione del traffico urbano, in particolare su Ztl e sosta tariffata. Il divieto di ingresso nelle zone a traffico limitato e il pagamento dei parcheggi sulle strisce blu rispecchiano una tendenza diffusa nei grandi centri urbani europei, dove i Comuni riducono le agevolazioni ai servizi di mobilità condivisa per contenerne gli impatti sulla circolazione.
Dal punto di vista economico, la transizione riduce per Enjoy il rischio di multe e costi indiretti legati alla gestione del parcheggio, scaricando parte delle responsabilità sul cliente e allineando la struttura dei costi alle politiche tariffarie locali. Il sistema degli Enjoy Point, inoltre, offre maggiore prevedibilità del flusso dei veicoli e consente un utilizzo più efficiente degli asset.
Effetti sui ricavi e fidelizzazione dell’utenza
Il mantenimento delle tariffe attuali e degli abbonamenti in vigore indica una strategia di continuità commerciale, volta a preservare la base clienti durante il periodo di transizione. La possibilità di prenotare i veicoli fino a 24 ore prima, già attiva negli oltre 150 Enjoy Point nazionali, viene estesa alle città oggetto della riorganizzazione e potrebbe favorire un incremento dell’uso programmato e delle tratte medio-lunghe, più remunerative rispetto ai noleggi brevi tipici del modello free floating.
L’obbligo di terminare il viaggio nella stessa area di copertura, pur introducendo nuove rigidità operative, consente al gestore di controllare meglio la distribuzione della flotta e aumenta la possibilità di massimizzare la rotazione dei veicoli nei singoli nodi strategici, con effetti positivi sui ricavi per auto disponibile.
Nuovi criteri di pagamento e riduzione del rischio creditizio
Dal 14 dicembre 2025 per i nuovi iscritti e dal 21 gennaio 2026 per gli utenti già registrati, i pagamenti saranno consentiti solo tramite carte di credito, debito o PayPal. L’esclusione delle carte prepagate risponde a logiche di mitigazione del rischio creditizio e di riduzione delle insolvenze, un tema rilevante per i modelli di mobilità condivisa, caratterizzati da transazioni frequenti e importi variabili.
Anche la gestione dei voucher viene razionalizzata: potranno essere utilizzati solo se il cliente ha associato un metodo di pagamento valido, misura che evita l’impiego di buoni da parte di profili non certificati e migliora la qualità del portafoglio clienti.
Una rete nazionale che punta alla sostenibilità del business
La possibilità di utilizzare i veicoli per più giorni sull’intero territorio italiano resta confermata, elemento che amplia la platea potenziale della domanda e mantiene Enjoy competitivo anche rispetto ai noleggi tradizionali low cost. Tuttavia, il rientro obbligatorio del veicolo in un Enjoy Point dell’area di partenza consente a Enilive di mantenere costante il controllo operativo e di evitare gli elevati costi di riposizionamento associati ai noleggi “one way” intercity.
Nel complesso, la trasformazione del modello appare orientata a consolidare la sostenibilità economica del servizio, riducendo dispersioni operative e allineando Enjoy agli standard di gestione adottati a livello internazionale dai principali operatori del settore.