IA, quinta tappa del roadshow di Piccola Industria e Anitec-Assinform: il mercato in Piemonte supera i 43 milioni di euro nel 2022

- di: Barbara Leone
 
L’intelligenza artificiale, di cui si discute da oltre 70 anni, è oggi al centro del dibattito politico-economico. Big data, elevate capacità computazionali e algoritmi più performanti ne permettono un impiego diffuso, capace di incidere nella vita quotidiana di imprese e individui in maniera ancora più profonda rispetto alle innovazioni precedenti. Di questo, e molto altro ancora, hanno parlato Piccola Industria Confindustria Piemonte, Piccola Industria Confindustria Valle d’Aosta, Piccola Industria Unione Industriali Torino, il Gruppo Information Communication Technology dell'Unione Industriali di Torino e il Digital Innovation Hub Piemonte nel corso della quinta tappa svoltasi a Torino del ciclo di incontri “Intelligenza artificiale e PMI: esperienze da un futuro presente”, organizzato da Piccola Industria Confindustria e Anitec-Assinform, in collaborazione con la rete dei Digital Innovation Hub, con la partnership di Audi e la media partnership de L’Imprenditore. Si tratta di un roadshow che in due anni toccherà tutte le regioni italiane, con l’obiettivo di sensibilizzare e informare le piccole imprese associate a Confindustria sulle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale. Sono le stesse imprese a raccontare le proprie esperienze e strategie di impiego dell’IA in azienda, grazie alla presentazione di casi concreti e al confronto diretto con i partecipanti.

IA, quinta tappa del roadshow di Piccola Industria e Anitec-Assinform: il mercato in Piemonte supera i 43 milioni di euro nel 2022

Nonostante le sue potenzialità, l’IA rimane ancora scarsamente utilizzata dalle imprese italiane, in particolare quelle di minori dimensioni: secondo dati Istat del 2021, solo il 6,2% delle imprese con almeno 10 dipendenti ha dichiarato di utilizzare sistemi di Intelligenza artificiale, contro una media dell’8% nell’Unione europea. In particolare, la percentuale di piccole imprese italiane si attesta al 5,3%, contro il 24,3% delle grandi imprese. Un gap da colmare, perché numerose ricerche certificano un crescente divario nell’incremento della produttività dovuto alla digitalizzazione tra le poche imprese di frontiera e le molte più in ritardo. L’Italia recupera parzialmente nell’industria: nel 2021 la percentuale di imprese più avanzate nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale era superiore alla media europea (1,4% contro 1,3%).

Rimane però ancora lontana dai paesi capofila
: Danimarca a 5,3% e Paesi Bassi al 3%. Per quanto riguarda il Nord-Ovest, la percentuale di imprese che utilizza almeno una delle tecnologie di IA considerate dall’Istat si attesta al 5,78% con un valore leggermente inferiore alla media italiana. Le imprese piemontesi con almeno un livello base di digitalizzazione sono il 74,8% nel 2022 rispetto al 61,8% del 2021, con un incremento di 13 punti percentuali. Mentre quelle valdostane sono, invece, il 62% nel 2022 rispetto al 60% del 2021, con una crescita di due punti percentuali. Secondo Anitec-Assinform, l’Associazione che in Confindustria raggruppa le aziende ICT, in Italia per il mercato dell’Intelligenza artificiale è stimato nel 2022 un volume di circa 422 milioni di euro (+21,9%) e, tra il 2022 e il 2025, è previsto che l’IA raggiunga i 700 milioni nel 2025 con un tasso di crescita medio annuo del 22% (cfr. Rapporto Anitec-Assinform “Il Digitale in Italia 2022” v.2). L’Intelligenza artificiale, insieme ad altri abilitatori del mercato (Digital Enabler) come ad esempio Cybersecurity, Big Data e Cloud, sarà un elemento di traino straordinario per lo sviluppo del mercato digitale italiano. Nonostante le prospettive positive, in Italia il mercato dell’IA resta meno sviluppato rispetto agli altri Paesi più industrializzati: per questo è fondamentale avere una visione strategica che consenta di accelerare e potenziare gli investimenti delle imprese, rafforzare le competenze digitali dalla scuola al mondo del lavoro e acquisire maggiore consapevolezza e conoscenza delle potenzialità dell’IA. Analizzando i dati regionali si evidenzia come nel 2022 il mercato dell’Intelligenza Artificiale in Piemonte abbia superato i 43 milioni di euro, con un’importante prospettiva di crescita del +67,2% nel biennio 2022-2024, anno in cui arriverà a toccare i 72,9 milioni di euro. Se guardiamo al mercato digitale nel suo complesso nel 2022 il Piemonte raggiunge i 5,9 miliardi di euro nel 2022, con una crescita del 1,1 % rispetto al 2021. Per quanto riguarda la Val D’Aosta il mercato digitale nel 2022 ha toccato circa 152 milioni di euro, con una crescita dell’1,2% rispetto al 2021. (Fonte: Rapporto Anitec-Assinform “Il Digitale in Italia 2022”).

“Negli ultimi cinque mesi abbiamo percorso la Penisola per incontrare le imprese e mettere al centro il grande tema della transizione digitale - ha sottolineato Giovanni Baroni, Presidente Piccola Industria Confindustria -. Non abbiamo voluto farlo solamente con i numeri, ma soprattutto con le esperienze e le testimonianze degli imprenditori, perché l’intelligenza artificiale non è un concetto teorico, ma una realtà concreta che investe quotidianamente l’esistenza di ciascuno di noi. È arrivato il momento di capire come utilizzarla e regolamentarla al meglio per poterne sfruttare appieno le opportunità mitigandone i rischi. Non dobbiamo dimenticare che le tecnologie non si contano, ma si pesano. Un’azienda digitalizzata non è un’impresa che ha introdotto più tecnologie di un’altra, ma quella che ha saputo scegliere le soluzioni digitali più adatte per il proprio personale contesto e che è in grado di estrarre valore dalla loro sinergia. Per capire quali scegliere e come utilizzarle al meglio, servono le competenze, ed è fondamentale la formazione, dentro e fuori l’impresa. La trasformazione digitale, quindi, non esclude la persona, ma anzi la conferma al centro del processo come attore in grado di guidarlo e governarlo”.

“È un piacere per me poter rappresentare nella mia duplice veste di presidente di Anitec-Assinform e Confindustria Piemonte il settore del digitale e l'industria della nostra regione. Momenti come questi mostrano la forza e la capacità del nostro sistema di essere a fianco delle imprese soprattutto nei momenti di forte trasformazione come quello che stiamo attraversando - ha affermato il presidente Marco Gay -. L'intelligenza artificiale sta rivoluzionando il modo in cui le aziende operano, con un impatto significativo proprio sulle PMI. Innovare è una priorità assoluta, puntando sulle nuove tecnologie digitali a partire dall’intelligenza artificiale che sono oggi già accessibili e che possono aumentare significativamente produttività e competitività. Qui in Piemonte abbiamo una solida tradizione nell’industria dell'automotive, della manifattura, dell'informatica e dell'elettronica e un ecosistema imprenditoriale dinamico. E anche grazie alla presenza di un sistema universitario di altissimo livello offre un ambiente favorevole per sfruttare il potenziale dell'intelligenza artificiale per promuovere la competitività e la crescita delle nostre PMI. È il momento di rafforzare le collaborazioni e le sinergie, anche sfruttando al meglio le risorse del PNRR, mettendo insieme tutti gli attori pubblici e privati nel nostro territorio e guardare al digitale come un alleato prezioso e imprescindibile per la crescita del sistema industriale e il ruolo già da protagonista nelle filiere nazionali e internazionali in diversi mercati”.

Soddisfatto anche Alberto Biraghi, presidente della Piccola Industria di Confindustria Piemonte: “Incontri come quello di oggi sono fondamentali per far comprendere agli imprenditori delle nostre Pmi che l’Intelligenza Artificiale è alla loro portata e che può essere applicata in molte realtà industriali locali, determinando maggiore efficienza e minori costi. Si tratta di un passaggio quasi obbligato, che impone una nostra riflessione su un adeguamento necessario delle competenze dei nostri collaboratori”. Infine, l’intervento di Elena Vittaz, presidente della Piccola Industria di Confindustria Valle d’Aosta: “Il mercato del digitale in Valle d’Aosta vale oltre 150 milioni di euro, è un dato in forte crescita, anche se siamo sotto la media nazione per quanto attiene all’indice Desi (Digital Economy and Society Index), che misura l’impatto complessivo del settore sull’economia regionale – ha sottolineato Vittaz -. Soprattutto per le Pmi è quindi necessaria un’accelerazione, per cogliere al meglio anche le opportunità legate all’intelligenza artificiale. Tutto questo però non può prescindere dalla rete: ad oggi sono infatti appena 23 i cantieri ultimati del programma per la Banda Ultra Larga, e altri 44 sono in fase di esecuzione e collaudo”.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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