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Inflazione in Italia: energia e alimentari spingono l’aumento dei prezzi

- di: Jole Rosati
 
Inflazione in Italia: energia e alimentari spingono l’aumento dei prezzi
Nel mese di febbraio 2025 l’inflazione in Italia ha registrato un incremento, attestandosi all’1,7% su base annua, rispetto all’1,5% di gennaio. Questo rialzo è principalmente attribuibile all’aumento dei prezzi dei beni energetici e alimentari. 

Energia e alimentari trainano l’inflazione
Secondo le stime preliminari dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), la crescita dei prezzi è stata influenzata dall’aumento dei costi dei beni energetici regolamentati, che hanno registrato un +31,5% rispetto al +27,5% di gennaio. Anche i beni energetici non regolamentati hanno visto una riduzione della flessione, passando da -3,0% a -1,9%. Parallelamente, i prezzi dei beni alimentari non lavorati sono aumentati dal 2,2% al 2,9%, mentre quelli dei beni alimentari lavorati sono saliti dall’1,7% al 2,2%.  

Il carrello della spesa e l’inflazione di fondo
Il cosiddetto “carrello della spesa”, che include beni alimentari, prodotti per la cura della casa e della persona, ha registrato un incremento dei prezzi del 2,2% su base annua, in aumento rispetto all’1,7% di gennaio. L’inflazione di fondo, che esclude i beni energetici e gli alimentari freschi, è rimasta stabile all’1,8%.  

Prezzi del gas in Europa e scorte in diminuzione
A livello europeo, il prezzo del gas naturale ha subito un aumento significativo, superando i 58 euro per megawattora, il livello più alto degli ultimi due anni. Questo incremento è dovuto a un’ondata di freddo che ha aumentato la domanda e ridotto le scorte di gas, già inferiori alla media stagionale. 
 
Interventi del governo e preoccupazioni dei consumatori
In risposta all’aumento dei prezzi energetici, il governo italiano ha approvato un decreto bollette che prevede sostegni per tre miliardi di euro a famiglie e imprese. Tuttavia, le associazioni dei consumatori esprimono preoccupazione per l’impatto dell’inflazione sui bilanci familiari. Il Codacons stima un aggravio di spesa di circa 559 euro annui per una famiglia tipo, di cui circa la metà destinata all’alimentazione. 

L’inflazione acquisita per il 2025 
L’inflazione acquisita per il 2025 è salita all’1,2% per l’indice generale e allo 0,7% per la componente di fondo. Le dinamiche dei prezzi energetici e alimentari continueranno a influenzare l’andamento dell’inflazione nei prossimi mesi, rendendo necessario un monitoraggio costante e interventi mirati per contenere gli effetti sui consumatori e sull’economia nazionale.  

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