Intesa Sanpaolo, Gros-Pietro: "La vocazione ambientale e sociale nel nostro Dna"

- di: Redazione
 
Intesa Sanpaolo affronterà le sfide che questo momento storico sta ponendo "contribuendo alla transizione energetica dei clienti e delle comunità, sostenendo l’innovazione e la digitalizzazione dei sistemi produttivi di beni e servizi, e impegnandosi a non lasciare indietro nessuno". Con queste parole, scritte nella lettera che ha inviato agli azionisti di Intesa Sanpaolo, il presidente Gian Maria Gros-Pietro ha delineato il percorso che, già imboccato, la banca intende portare avanti grazie alla forza dei risultati conseguiti.

Intesa Sanpaolo, Gros-Pietro: "La vocazione ambientale e sociale nel nostro Dna"

Parlando del 2023, Gros-Pietro ha sottolineato come l'anno sia stato "caratterizzato da elevata complessità a livello economico, geopolitico e sociale". Un anno in cui "Europa e Stati Uniti hanno dovuto affrontare un persistente superamento dei tassi di inflazione rispetto agli obiettivi, che è stato contrastato con un irrigidimento delle politiche monetarie".
Mentre lo scenario internazionale è agitato da crisi sfociate in conflitti veri e propri e con le grandi potenze economiche che si sfidano, senza esclusione di colpi, l'Italia ha mostrato "una notevole capacità di resistenza e reazione. Dal 2019 a oggi, la crescita del Pil italiano è stata più marcata di quella di Germania, Francia e Spagna, grazie alla sua specializzazione geografica e settoriale, che rappresenta il punto di forza del nostro Paese. La performance del 2023 non ha raggiunto l’1%: è stata influenzata dallo shock energetico e inflazionistico, unito agli effetti della restrizione monetaria e alla minore generosità dei bonus edilizi".
Gros-Pietro, dopo avere ricordato le prospettive positive per l'anno in corso, ha detto come "nel complesso, la performance annuale del Pil italiano non dovrebbe discostarsi di molto da quella dell’anno appena terminato. In un contesto di incertezza, il 2024 presenta sfide significative, tra cui l’evoluzione e il rischio di espansione dei conflitti in atto, l’esito delle grandi elezioni in calendario, le sfide strutturali come i cambiamenti climatici, le disuguaglianze crescenti, l’invasività dell’Intelligenza Artificiale e l’invecchiamento della popolazione. Si tratta di problemi associati al futuro della civiltà umana sul pianeta, la cui soluzione richiede la transizione a nuovi modelli economici e sociali che necessitano il contributo di tutti - governi, istituzioni, cittadini e imprese - a livello globale e locale. In questo scenario mutevole, consapevole del ruolo rilevante svolto dal sistema finanziario, Intesa Sanpaolo continua a impegnarsi per crescere in armonia con l’Italia e con gli altri Paesi nei quali opera, con l'obiettivo non solo di rimanere leader nel settore finanziario internazionale, ma di promuovere al contempo l'equità sociale". 
Passando, quindi, a quanto Intesa Sanpaolo ha fatto nel corso del 2023, il suo presidente ha ribadito come la banca abbia consolidato la sua posizione di istituto riferimento in Italia, "confermandosi un’eccellenza nel settore del credito a livello internazionale". 
"Questi risultati - ha aggiunto Gros-Pietro - sono stati possibili grazie al lavoro e alla professionalità delle nostre persone, nonché alla fiducia accordataci dalla clientela e dalle comunità territoriali con cui abbiamo stretto legami forti e duraturi. La vocazione ambientale e sociale della Banca è incisa in modo indelebile nel suo DNA. L’adozione delle tecnologie più avanzate è pensata in funzione dei clienti e delle persone che lavorano nella Banca; è rispettosa dell’individuo, che rimane sempre al centro del nostro agire. Tale visione strategica e valoriale si concretizza nel Piano d’impresa 2022- 2025, che sta procedendo a pieno ritmo al fine di completare la trasformazione della Banca in un’istituzione tra le più efficienti, moderne, a basso rischio e con redditività sostenibile. Intesa Sanpaolo contribuisce alla crescita della competitività dei Paesi in cui opera orientando gli investimenti verso le imprese impegnate nella transizione energetica e aperte all’innovazione". 
Gros-Pietro ha, quindi, elencato le molte e qualificate iniziative di Intesa Sanpaolo in campo ambientale, l'impegno verso la sostenibilità e per migliorare la digitalizzazione delle aziende, ma anche la lotta contro le diseguaglianze sociali e per promuovere l’inclusione finanziaria, sociale, educativa e culturale. 
"La tecnologia - ha aggiunto rivolgendosi agli azionisti - è un’ulteriore leva della nostra competitività, un fattore chiave che contribuisce concretamente ai risultati di conto economico di Intesa Sanpaolo", ricordando iniziativa che Isytech, nuova piattaforma tecnologica nativa cloud, e Isybank, banca digitale del Gruppo. 
Il successo di Intesa Sanpaolo, ha detto ancora Gros-Pietro, "risiede nelle persone e nei valori che la guidano", perseguendo "il rispetto di tutti nell’espressione delle loro identità e diversità e per tale impegno è stata inserita per il sesto anno consecutivo nell’indice riguardante la parità di genere Bloomberg Gender-Equality Index 2023, registrando un punteggio ampiamente superiore alla media del settore finanziario, a livello mondiale e delle società italiane". 
I risultati conseguiti "confermano il successo della strategia fin qui perseguita. Il valore economico generato dall’esercizio 2023 – 25,9 miliardi di euro – è stato distribuito per l’80% agli stakeholders, di cui il 32% alle persone che lavorano per noi, il 22% agli Azionisti, e il rimanente a fornitori, Stato, Enti, Istituzioni e Comunità". 
Gros-Pietro ha si è quindi soffermato sulla scelta della banca di un profilo di rischio contenuto, perché "consapevole dell’importanza della fiducia concessale dalle famiglie per la difesa del loro risparmio e dell’impegno assunto con le imprese". 
Per il 2023, a fronte di un utile netto consolidato del Gruppo pari a 7.724 milioni di euro e di un utile individuale della Capogruppo pari a 7.292 milioni di euro, viene proposta all’Assemblea ordinaria la distribuzione per cassa di dividendi per complessivi 5.408 milioni di euro, che, tenendo conto dell’acconto dividendi pagato lo scorso novembre pari a 2.629 milioni di euro, corrispondente ad un importo unitario di 14,40 centesimi di euro, porta alla proposta di distribuzione di 2.779 milioni di euro a saldo, corrispondente a un importo unitario di 15,20 centesimi di euro. Il dividendo per azione complessivo proposto per il 2023 è dunque pari a 29,60 centesimi di euro.
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