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Confesercenti e Confcommercio in coro: "Ottimismo per i dati Istat su fiducia di consumatori e imprese"

- di: Daniele Minuti
 
Confesercenti e Confcommercio in coro: 'Ottimismo per i dati Istat su fiducia di consumatori e imprese'
Sono dati incoraggianti quelli dell'ultimo report Istat sulla fiducia di imprese e consumatori a luglio, con la prima che arriva a 116,3 punti toccando il valore più alto di sempre e il secondo che continua a crescere raggiungendo i 116,6 punti dopo che a maggio era a 115,1. A questo vanno aggiunti gli aumenti della fiducia dei consumatori su clima economico, quello personale e quello corrente (rispettivamente a 129,6, 112,2 e 111,9) con quello corrente che invece cala a 123,5.

Numeri che sottolineano il clima di ottimismo dovuto principalmente al miglioramento della situazione epidemiologica nel Paese e che danno speranza nel futuro. Come sottolineato dal commento dell'Ufficio Studi di Confcommercio: "Si tratta di un segnale importante per il consolidamento della ripresa, a cui ha contribuito l’avanzare della campagna vaccinale che ha permesso un forte avvicinamento alle condizioni di vita pre-pandemiche rafforzando l’idea che il peggio sia alle spalle e si possa guardare al futuro. Atteggiamento decisamente più favorevole che coinvolge anche il terziario di mercato, il più penalizzato dalla crisi. È comunque chiaro che per la ripresa dei consumi occorrerà del tempo per recuperare il vuoto di domanda che si è generato nei mesi precedenti. Soprattutto nel turismo e nelle attività ricreative e d’intrattenimento, date anche alcune limitazioni ancora esistenti al pieno svolgimento di alcune attività".

Dello stesso avviso l’Ufficio economico Confesercenti: "Il ritorno in zona bianca dell’Italia ha portato ad un miglioramento generale delle prospettive, sia per i consumatori che per le imprese. Purtroppo l’aumento dei contagi e il ritorno dei provvedimenti restrittivi rischiano di erodere questo tesoretto di fiducia: la salute pubblica è una priorità per tutti, e gli imprenditori sono disposti a collaborare alla buona riuscita del Green Pass ma bisogna chiarire le modalità ed evitare che le responsabilità ricadano sulle loro spalle. Servono interventi ragionevoli e sostenibili per le attività economiche, che non ostacolino la ripartenza e non si tramutino in oneri eccessivi per le imprese".
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