Un pacchetto da 137 articoli che mira a dare ossigeno al “ceto medio”, a rilanciare figli, casa e imprese — e che chiede un contributo “straordinario” al settore finanziario.
(Foto: operai, flat tax su straordinari e notturni).
Il Governo presenta una bozza di legge di bilancio per il 2026 articolata in 137 articoli, con quattro assi dichiarati: famiglie e natalità, taglio delle tasse, sostegno alle imprese e tenuta dei conti pubblici. L’impostazione è netta: alleggerire il carico fiscale sui redditi medi, premiare la produttività e mettere a terra investimenti innovazione-green, chiedendo al settore finanziario un apporto aggiuntivo.
Riduzione Irpef e detassazione
La misura di punta tocca il ceto medio: l’aliquota intermedia dell’Irpef per i redditi tra 28.000 e 50.000 euro scende dal 35% al 33%. Il beneficio massimo stimato è di circa 440 euro annui e, per effetto dei meccanismi di calcolo, si estende parzialmente anche ai redditi fino a 200.000 euro. Sale inoltre da 8 a 10 euro la soglia esentasse dei buoni pasto.
Flat tax 15% su straordinari e notturni
Per i lavoratori dipendenti con reddito fino a 40.000 euro, su straordinari, lavoro notturno e festivo si applica una flat tax al 15% che sostituisce Irpef e addizionali. È previsto un tetto allo sconto fiscale pari a 1.500 euro annui.
Famiglia, casa, figli
Il capitolo sociale rafforza la rete di sostegno. Il congedo parentale è esteso fino al compimento dei 14 anni del figlio. Sul fronte casa, la soglia ISEE per l’esclusione della prima abitazione dal calcolo delle prestazioni assistenziali sale a 91.500 euro e viene incrementata di 2.500 euro per ogni figlio convivente dal secondo in poi. Confermate per il 2026 le agevolazioni per ristrutturazioni e bonus mobili. Istituito un fondo da 20 milioni per la casa dei genitori separati. La Carta “Dedicata a te” viene rifinanziata con 500 milioni per il prossimo anno e quello successivo; dal 2027 arriva la Carta Valore per i neodiplomati. Aumentano le risorse per la disabilità e l’istruzione universitaria, con 250 milioni annui in più per borse di studio a partire dal 2026.
Rottamazione cartelle
Debutta la quinta rottamazione dei carichi affidati alla riscossione tra 1° gennaio 2020 e 31 dicembre 2023, esclusi quelli derivanti da accertamento. Pagamento in unica soluzione o in 54 rate bimestrali (fino a 9 anni), con interessi al 4% annuo.
Affitti brevi e cedolare
La cedolare secca per gli affitti brevi sale al 26% per i privati e per chi intermedia o gestisce portali. Viene inoltre riallineata la tassazione per gli intermediari digitali al 26%.
Imprese e innovazione
Spinta agli investimenti: ammortamento al 180% per progetti di innovazione e al 220% per interventi di transizione ecologica con riduzione dei consumi energetici. Confermato il credito d’imposta per le imprese nelle Zone economiche speciali e rifinanziati contratti di sviluppo e Nuova Sabatini. Proroga di plastic tax e sugar tax al 31 dicembre 2026.
Banche e assicurazioni
Per il settore finanziario è previsto un contributo aggiuntivo nel triennio 2026-2028. Gli istituti potranno liberare nel 2026 alcune riserve pagando un’imposta ridotta (27,5%), che salirebbe al 33% l’anno successivo. L’Irap per banche e assicurazioni aumenterebbe di 2 punti (dal 4,65% al 6,65%) fino al 2028. Slittano di due anni i termini di utilizzo delle Dta.
Pensioni, accise e istruzione
Dal 2026 le pensioni minime crescono di circa 20 euro al mese. L’età pensionabile aumenta con un mese in più nel 2027 e altri due mesi nel 2028. Sul fronte carburanti, si accelera il riequilibrio delle accise tra benzina e diesel, con riduzione sulla benzina e aumento sul diesel.
Cripto e stablecoin
Per i redditi e i proventi da stablecoin denominate in euro è prevista un’aliquota del 26%. Nasce un tavolo permanente di controllo e vigilanza sulle cripto-attività e sulla finanza innovativa.
Implicazioni
L’impianto valorizza redditi medio-bassi, famiglie con figli e Pmi, puntando su produttività e investimenti. Il beneficio Irpef è concreto ma non rivoluzionario; l’equilibrio tra tagli fiscali e sostenibilità di bilancio resterà il vero banco di prova nell’iter parlamentare e nei decreti attuativi.