Borsa: effetto Schnabel sui mercati, Milano (+0,6%) chiude sopra 30mila

A stoppare i dubbi dei mercati, sull'eventuale fine della stretta monetaria, arrivano a sorpresa le parole di Isabel Schnabel, il membro tedesco della Bce che, indossati gli insoliti panni di 'colomba', definisce 'un ulteriore rialzo dei tassi abbastanza improbabile'. Parole che piacciono subito alle Borse europee, tutte positive in chiusura con rialzi vicini all'1%, visto che lo stop viene ipotizzato stavolta dall'ala piu' 'rigorista' dell'Eurotower, lasciando presagire un 2024 di tagli ai tassi. Ai festeggiamenti partecipa anche Piazza Affari, frenata solo in parte dalla debolezza dei titoli bancari, su cui incide in prospettiva la possibile fine della stagione dei tassi record (che finora ne ha moltiplicato i margini). Ma questo non ha impedito al Ftse Mib di guadagnare lo 0,6% e soprattutto di superare la 'soglia simbolica' dei 30mila punti che non si vedeva a Milano da giugno 2008 (l'indice ha chiuso a 30.083) In testa al listino principale Pirelli (+4,9%) promossa dagli analisti di Ubs. +3% per Iveco che ha ceduto a Hedin Mobility le attivita' di distribuzione e vendita nel nord Europa. St sale dell'1,6% grazie alle previsioni di crescita del comparto dei semi-conduttori. Giu' Nexi (-1,1%) con Morgan Stanley che ne ha tagliato il target price. La peggiore e' Leonardo (-1,6%). Fuori dal Ftse Mib strappa Unieuro (+10,5%) all'indomani dell'acquisizione di Covercare. Sul mercato valutario, l'euro debole a 1,0794 dollari (da 1,0820 alla vigilia) e 158,85 yen (159,47). Il cambio tra il biglietto verde e la divisa nipponica si attesta a 147,16. Ancora in calo il gas naturale sui 38 euro al MWh (-5,3%). In timida salita il petrolio con il Wti di gennaio scambiato a 73,6 dollari al barile (+0,8%) e il Brent di febbraio a 478,5 dollari (+0,6 per cento).