Un affare “silenzioso” sotto Natale, con closing nel 2026: la paytech stringe la presa sul merchant acquiring e il risiko dei pagamenti torna a scaldarsi.
(Foto: Paolo Bertoluzzo, Group CEO e General Manager di Nexi S.p.A.).
È un’operazione che, detta in modo semplice, sposta un pezzo concreto di “cassa quotidiana” — i pagamenti dei negozianti — da una banca a una paytech. Nexi ha infatti siglato con Banca Popolare di Sondrio un accordo per acquistare il ramo d’azienda del merchant acquiring (cioè i servizi che permettono agli esercenti di accettare pagamenti con carte e soluzioni POS, in negozio e online). L’annuncio è arrivato il 24 dicembre 2025, con l’inevitabile effetto “sotto traccia” tipico delle comunicazioni della vigilia.
Nel pacchetto c’è anche un secondo tassello: Pop Sondrio venderà a Nexi la propria partecipazione di minoranza in Nexi Payments. Tradotto: la banca riduce ulteriormente la presenza diretta nel perimetro operativo dei pagamenti, mentre Nexi accentra.
Che cosa compra Nexi (e che cosa perde la banca)
Il merchant acquiring è la “macchina” che sta dietro a ogni transazione con carta: include convenzioni, gestione dei terminali (POS tradizionali, mobile POS, SoftPOS), instradamento delle operazioni e regolamenti. Pop Sondrio, negli anni, aveva integrato questi servizi nel proprio catalogo anche grazie a partnership industriali con Nexi. Ora quel ramo viene ceduto: Nexi diventa proprietaria delle attività, mentre la banca si riposiziona soprattutto come canale commerciale e relazione con la clientela business.
Il closing è atteso nei primi mesi del 2026 ed è subordinato alle autorizzazioni delle autorità competenti: in sostanza, l’accordo è firmato, ma deve ancora passare dai “timbri”.
Perché questa mossa arriva adesso: il filo diretto con il piano 2025–2027
Il punto chiave è che non nasce oggi: il comunicato ufficiale parla esplicitamente di “perfezionamento di un percorso già avviato”, richiamando le condizioni comunicate al mercato a marzo 2025, in concomitanza con la presentazione del Piano Industriale 2025–2027 della banca.
E qui entra il contesto “da risiko”: nella primavera 2025, Reuters collegava la strategia di Pop Sondrio (obiettivi di utili e payout più ambiziosi) alla necessità di rafforzare la propria narrativa industriale mentre il sistema bancario italiano viveva una fase di consolidamento e pressioni competitive. Nello stesso filone, Reuters citava che una quota dei profitti 2025 attesi dalla banca sarebbe stata legata proprio alla monetizzazione del business dei pagamenti retail tramite Nexi.
Che cosa significa per i commercianti: “dietro le quinte” cambia il motore
Per il negoziante medio la domanda è brutale: mi cambia qualcosa domani mattina? No, non nel senso di un cambio improvviso del POS durante la notte. Ma sì nel senso industriale: quando l’acquiring viene concentrato in un grande player specializzato, di solito si alza la probabilità di:
- standardizzazione dell’offerta (più prodotti “a catalogo”, meno eccezioni “su misura”);
- più spinta su servizi a valore (pagamenti digitali integrati, incassi omnicanale, analytics);
- possibili razionalizzazioni contrattuali nel tempo (dipende da come verrà disegnata la transizione commerciale e dai nuovi accordi distributivi).
Su un punto, però, l’operazione è chiarissima: Nexi rafforza la massa critica in un segmento dove contano volumi, tecnologia e compliance.
Gli advisor: la “cabina di regia” dell’operazione
Quando un deal è davvero in fase esecutiva, si vede anche da chi lo orchestra. Secondo Financecommunity (29 dicembre 2025), per Nexi hanno lavorato Kitra Advisory ed Equita SIM come co-advisor finanziari, con PedersoliGattai come advisor legale. Pop Sondrio è stata assistita da Vitale & Co. (finanziario) e Carbonetti e Associati (legale).
Il contesto più largo: pagamenti europei in tensione e “fantasmi” di M&A
La notizia Pop Sondrio–Nexi arriva mentre, sullo sfondo, il mercato europeo dei pagamenti vive una fase nervosa. Un caso-simbolo è Worldline: la società francese ha messo in campo un piano di rafforzamento patrimoniale da 500 milioni di euro, strutturato in due fasi (aumento riservato e successiva emissione in opzione), con l’obiettivo di sostenere la trasformazione e stabilizzare la struttura finanziaria. Lo ha comunicato ufficialmente la società il 6 novembre 2025 e la notizia è stata ripresa anche da Reuters nello stesso giorno.
In Italia, inevitabilmente, ogni volta che un grande player europeo parla di rilancio e capitali, scattano le domande sul consolidamento. In un’intervista a la Repubblica pubblicata il 27 dicembre 2025, l’ad di Worldline, Pierre-Antoine Vacheron, ha smorzato le speculazioni su nuove operazioni straordinarie nel medio termine e, in particolare, sulle indiscrezioni che toccavano Nexi: "Nei piani futuri di Worldline non vedo margini - a medio termine - per nuove fusioni o acquisizioni straordinarie".
Perché Nexi insiste sull’acquiring: la logica industriale è ferrea
Nel mondo dei pagamenti, l’acquiring è un terreno dove scala e tecnologia non sono un vezzo: sono la differenza tra margini sostenibili e compressione continua. Per una paytech, aggiungere volumi merchant e relazioni con banche-reti significa:
- più transato (e quindi potenziale di ricavi ricorrenti);
- più leva per investire su piattaforme e servizi a valore;
- maggiore “ancoraggio” nel tessuto delle PMI, che in Italia è il vero campo di battaglia.
Non è un caso che Nexi abbia continuato, negli anni, a costruire partnership e integrazioni nel perimetro bancario e dei servizi di pagamento: la strategia è consolidare infrastruttura e distribuzione.
Timeline essenziale (con fonti e date)
- 12 marzo 2025 – Reuters inquadra gli obiettivi 2025–2027 di Pop Sondrio e richiama la monetizzazione legata al business pagamenti con Nexi.
- 24 dicembre 2025 – Comunicato stampa: accordo Pop Sondrio–Nexi per la cessione del merchant acquiring + vendita della minoranza in Nexi Payments; closing nei primi mesi 2026, soggetto ad autorizzazioni.
- 29 dicembre 2025 – Financecommunity dettaglia gli advisor delle due parti.
- 27 dicembre 2025 – Intervista a la Repubblica: Vacheron (Worldline) raffredda l’ipotesi di M&A con Nexi nel medio termine.
Il punto finale
Questa non è solo una compravendita di “POS e contratti”: è un tassello di ricomposizione industriale. Pop Sondrio monetizza e semplifica il perimetro, Nexi consolida un’attività dove la dimensione conta. Se il 2025 è stato l’anno in cui l’operazione è stata messa a terra, il 2026 dirà come verrà riscritta la partita commerciale: condizioni, servizi, e — soprattutto — quanto velocemente i pagamenti diventeranno un pacchetto sempre più integrato tra banca e paytech.