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Borsa: spiragli diplomatici su Iran sostengono Europa, Milano +0,6% in avvio

- di: Radiocor
 
Partenza in rialzo per le Borse europee, sulla speranza che gli Stati Uniti non scendano in campo nel conflitto tra Israele e Iran e che alla fine sia trovata una soluzione diplomatica. Il presidente americano, Donald Trump, sembra voler prendere tempo, dopo avere dichiarato che decidera' il da farsi nelle prossime due settimane, complice anche una pressione del movimento Maga, contrario all'entrata in guerra degli Usa. In piu' a Ginevra oggi Regno Unito, Francia e Germania terranno colloqui con il ministro degli esteri iraniano, nel tentativo di favorire una descalation. La situazione, ad ogni modo, rimane tesa. Per altro Dmitrij Peskov, il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, ha detto che le conseguenze di un intervento Usa nel conflitto medio-orientale sarebbero inimmaginabili. La volatilita', dunque, potrebbe dominare la scena, anche perche' oggi sono in calendario le scadenze tecniche. Sulle prime battute Francoforte guadagna lo 0,76%, Parigi lo 0,66%, Madrid lo 0,65%, Amsterdam lo 0,67% e Madrid lo 0,33%. A Milano il Ftse Mib segna un +0,65%, mentre lo spread si attesta sopra 101 punti.

A Piazza Affari gli occhi sono puntati ancora una volta su Unicredit (+0,85%) e Banco Bpm (+0,22%), all'indomani del via libera dell'Antitrust europeo all'ops dell'istituto di Piazza Gae Aulenti sulla banca milanese. Tuttavia oggi, dalle pagine di Repubblica, il ceo, Andrea Orcel, ha detto che l'offerta potrebbe essere ritirata. 'Se non riusciremo a risolvere (i problemi), come e' probabile, ci ritireremo', ha affermato.

Sono in evidenza le Tim (+1,3%) e le Stmicroelectronics (+1,3%), mentre battono la fiacca le azioni oil, risentendo del calo del prezzo del greggio. Eni cede lo 0,5%, Saipem e Tenaris lo 0,7%.

Il petrolio, appunto, perde quota dopo i rialzi dei giorni scorsi: il Brent del Mare del Nord spot cede il 2,4% a 76,77 dollari al barile, mentre il wti di agosto arretra del 2,37% a 73,81 dollari al barile. Sul valutario, l'euro e' tornato sopra quota 1,15 dollari: e' scambiato a 1,1515 dollari (ieri in chiusura a 1,1468). Vale inoltre 167,38 yen (167,06), mentre il dollaro-yen si attesta a 145,34 (145,66). Anche l'oro perde quota: il future vale 3.369 dollari l'oncia (-1,14%). Anche il gas ad Amsterdam e' in forte calo: va giu' del 4,2% a 40,2 euro al megawattora. Infine il Bitcoin e' fermo a 104.747 dollari.
 
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