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Perché guardare oltre l’S&P 500: il tech cinese che corre

- di: Jole Rosati
 
Perché guardare oltre l’S&P 500: il tech cinese che corre
Perché guardare oltre l’S&P 500: il tech cinese che corre
Dai numeri record del cloud all’IA: la Cina tecnologica sfida Wall Street.

Per oltre un decennio l’S&P 500 è stato il faro dei mercati globali, macinando rialzi che hanno convinto molti investitori a restare concentrati quasi esclusivamente sugli Stati Uniti. Dalla crisi finanziaria globale del 2008, l’indice americano ha segnato una crescita superiore al 1.200%, mentre gran parte dei listini internazionali ha faticato a tenere il passo.

Ma questo racconto, per quanto diffuso, è parziale. Se si cambia angolazione e si osservano alcuni segmenti specifici, emergono storie molto diverse. Una su tutte: la tecnologia cinese.

Quando gli indici raccontano solo metà della storia

Guardando agli indici generali, la Cina sembra un mercato deludente. L’MSCI China, dalla grande crisi in poi, ha registrato una crescita di poco superiore al 250%. Un dato che, preso isolatamente, suggerisce cautela. Ma il punto chiave è un altro: la composizione dell’indice.

All’interno del mercato cinese convivono settori maturi, aziende statali e comparti a crescita lenta. Se però si isola la tecnologia, lo scenario cambia radicalmente. Secondo elaborazioni di mercato pubblicate da analisti internazionali nel 2024, l’indice MSCI China Technology ha messo a segno un balzo superiore al 3.000% dalla crisi finanziaria globale, facendo meglio persino dell’S&P 500.

Un dato che ribalta la narrativa dominante e riaccende l’interesse su un ecosistema spesso letto solo attraverso le lenti della geopolitica.

Il cloud come nuovo campo di battaglia globale

Il cuore della nuova crescita tecnologica cinese batte nel cloud computing. Qui le valutazioni restano sensibilmente più basse rispetto ai concorrenti americani, nonostante tassi di crescita robusti e un’adozione sempre più ampia da parte delle imprese.

Alibaba è il nome che spicca. Dal 2014 a oggi il business cloud del gruppo ha mostrato una progressione costante dei ricavi, con margini che in diversi esercizi hanno rivaleggiato con quelli dei colossi statunitensi. Nel 2023 e 2024, l’attenzione si è concentrata anche sul chatbot Qwen, basato su modelli linguistici di grandi dimensioni, già adottato da clienti internazionali e integrato in soluzioni aziendali avanzate.

Fonti di settore e report pubblicati tra fine 2023 e metà 2024 indicano che l’IA applicata ai servizi cloud rappresenta una delle principali leve di crescita per il gruppo nei prossimi anni.

IA e piattaforme: la corsa corre anche sui social

La velocità con cui l’intelligenza artificiale si sta diffondendo in Cina è evidente anche fuori dal cloud tradizionale. ByteDance, attraverso la sua piattaforma Douyin, ha sviluppato uno dei chatbot più utilizzati nel Paese, dimostrando una capacità di esecuzione rapidissima.

Nel commercio digitale, invece, Pinduoduo è diventata un caso di studio. Le sue piattaforme, dalla storica Pinduoduo alla più recente Temu, hanno ridefinito il concetto di engagement e di efficienza dei costi. Tra il 2022 e il 2024 la società ha registrato tassi di crescita dei ricavi superiori a quelli di molti big occidentali, raggiungendo al contempo una solida redditività.

Secondo analisi pubblicate nel 2024 da broker internazionali, Pinduoduo è stata tra le aziende internet cinesi con la migliore performance borsistica degli ultimi due anni.

JD.com e la scommessa sulla consegna immediata

Storico protagonista dell’e-commerce, JD.com ha scelto una strada più complessa ma potenzialmente dirompente. Tradizionalmente focalizzata su elettronica ed elettrodomestici, l’azienda ha sofferto margini più bassi rispetto ai concorrenti a causa dei costi logistici.

Nel 2024, però, JD ha accelerato sull’instant commerce e sul food delivery, promettendo consegne entro un’ora. I risultati iniziali sono stati sorprendenti: i ricavi dei servizi locali sono triplicati su base annua nel terzo trimestre, come riportato da comunicazioni societarie diffuse nell’autunno 2024.

La strategia ha un prezzo, con costi in aumento e una pressione sui margini, ma il management punta chiaramente a guadagnare quote di mercato nel lungo periodo, costringendo anche i concorrenti a reagire.

Baidu oltre il motore di ricerca

Baidu resta spesso incasellata come il “Google cinese”, ma questa definizione oggi è riduttiva. Il business pubblicitario tradizionale è sotto pressione, soprattutto per l’ascesa dei chatbot basati su IA che cambiano le modalità di ricerca.

Allo stesso tempo, Baidu è fortemente esposta a settori ad alto potenziale come la guida autonoma, con la divisione di robotaxi già operativa in diverse città, e il cloud computing. Nel 2024 diversi analisti hanno sottolineato come il gruppo possa sbloccare valore attraverso iniziative a favore degli azionisti, tra buyback e possibili spin-off.

Un ecosistema più maturo e meno scontato

Il tech cinese non è più un blocco monolitico di grandi piattaforme internet. È diventato un ecosistema articolato, dove cloud, intelligenza artificiale, logistica e servizi locali si intrecciano. La competizione è feroce, ma proprio per questo accelera l’innovazione.

Per gli investitori di lungo periodo, guardare oltre l’S&P 500 non significa scommettere alla cieca, ma riconoscere che alcune delle storie di crescita più interessanti del prossimo decennio potrebbero parlare mandarino. 

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