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Parrucchieri ed estetisti, la riforma introduce esame obbligatorio e sanzioni più severe

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Parrucchieri ed estetisti, la riforma introduce esame obbligatorio e sanzioni più severe

Il mondo della cura della persona è pronto a cambiare. Parrucchieri, estetisti, onicotecnici e make-up artist lavorano in un comparto che conta oltre centomila imprese e un fatturato di miliardi di euro, ma le regole che lo disciplinano risalgono a decenni fa. Le tecniche si sono evolute, le figure professionali si sono moltiplicate e la formazione non è sempre stata uniforme. La nuova riforma, in discussione in Parlamento, punta a colmare questo vuoto normativo con regole più chiare, formazione qualificata ed esami di abilitazione obbligatori per poter esercitare.

Parrucchieri ed estetisti, la riforma introduce esame obbligatorio e sanzioni più severe

Tra le novità, il riconoscimento ufficiale di professioni finora prive di un inquadramento preciso: l’onicotecnico, specialista della cura e ricostruzione delle unghie; il tecnico delle ciglia e sopracciglia, esperto in extension e laminazione; e nuove specializzazioni nel make-up. Per ognuna di queste figure saranno previsti corsi regionali di almeno 600 ore. Parrucchieri ed estetisti, invece, dovranno seguire un percorso di 900 ore di formazione in due o tre anni, o avere un anno di esperienza lavorativa certificata, prima di poter sostenere l’esame di abilitazione.

Esame di abilitazione e specializzazioni
L’esame sarà il passaggio obbligato per chiunque voglia esercitare legalmente. Chi ha già esperienza potrà accedere direttamente alla prova, secondo criteri stabiliti dalla legge. Inoltre, per chi accumulerà almeno tre anni di attività, sarà possibile intraprendere corsi per diventare specialista in estetica oncologica, una figura destinata ad affiancare i pazienti durante e dopo le cure, con competenze specifiche legate alla sensibilità della pelle e alla gestione di trattamenti sicuri.

Stretta sull’abusivismo
Uno dei capitoli più incisivi della riforma riguarda le sanzioni. Chi esercita senza titolo vedrà le multe salire fino a 50.000 euro, con sospensione dell’attività da uno a due anni e, nei casi più gravi, anche responsabilità penali in caso di danni alla persona. Per i parrucchieri abusivi le sanzioni passeranno da poche centinaia di euro a un minimo di 3.000, con possibilità di sospensione dell’attività. L’obiettivo è tutelare i professionisti che lavorano nel rispetto delle regole e garantire la sicurezza dei clienti.

Maggiore flessibilità per i giovani
La riforma introduce anche la possibilità di affittare poltrone o cabine all’interno dei saloni a professionisti abilitati. Una misura pensata per aiutare chi si affaccia al mercato a lavorare in spazi già avviati, riducendo i costi iniziali e facilitando l’ingresso dei giovani. Questo modello, già diffuso in altri Paesi, potrebbe incentivare l’autoimprenditorialità senza richiedere subito grandi investimenti.

Un’occasione per rilanciare il settore
La nuova normativa è pensata per dare al comparto regole moderne e strumenti per crescere, valorizzando la professionalità e riducendo il lavoro irregolare. Parrucchieri ed estetisti rappresentano un pezzo importante dell’economia italiana, non solo per il fatturato ma per il ruolo sociale che svolgono. Garantire formazione qualificata, tutelare i clienti e riconoscere nuove specializzazioni significa investire in un settore che unisce artigianato, moda e benessere, proiettandolo in un futuro più sicuro e competitivo.

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