Retail 5.0: il ruolo del retail specializzato per il rilancio del paese

- di: Benedetta Brioschi (Responsabile Scenario Food&Retail&Sustainability, The European House - Ambrosetti)
 
La rapida evoluzione dello scenario socio-economico rende necessaria la transizione verso un nuovo modello di società, più inclusivo e sostenibile. È il modello della Società 5.0, teorizzato dalla Professoressa Yuko Harayama e testato dal Governo giapponese nell’ambito del “5th Science and Technology Basic Plan”. Si tratta di una società dell’informazione che pone al centro il benessere dell’individuo, declinato in tutte le sue dimensioni.
Oggi più che mai il Retail Specializzato può diventare uno dei fattori abilitanti del nuovo modello di Società 5.0. Grazie ad una capillare conoscenza delle necessità e delle preferenze dei consumatori, alla prossimità spaziale e relazionale e agli importanti investimenti in innovazione e nuove tecnologie, il Retail Specializzato ha la possibilità di dispiegare e rendere operativo un cambio di visione che veda le persone come il punto fisso di un tessuto civile e di un contesto economico in rapida trasformazione.

Il ruolo del retail nel rilancio dell'economia italiana

Tutto questo anche grazie all’eterogeneità e varietà del Retail Specializzato che include molteplici settori merceologici (autoveicoli, arredamento, elettronica ed elettrodomestici, prodotti per uso domestico, edutainment, abbigliamento e calzature, medicinali, cosmetici e profumeria, bricolage, orologi e gioielleria, tra gli altri) e comprende piccoli negozi nei centri urbani, superfici specializzate e grandi Centri e Parchi Commerciali.
In particolare, il contributo del settore all’affermazione della Società 5.0 può dispiegarsi lungo diverse direttrici: promozione di interazioni sociali ed esperienziali, affermando il punto vendita come un luogo di incontro e condivisione; apprendimento continuo, grazie alla presenza di personale specializzato; elevata personalizzazione del prodotto finale per rispondere a tutte le esigenze del consumatore; funzione di education rispetto alle caratteristiche del prodotto, anche con un ruolo di “ambasciatore” dell’artigianalità delle produzioni Made in Italy; supporto alla digitalizzazione della società, grazie alla diffusione dei pagamenti elettronici e dell’e-commerce; trasformazione smart e inclusiva degli spazi urbani, anche a beneficio delle aree più periferiche.

Partendo da queste riflessioni, The European House - Ambrosetti ha deciso di avviare nel 2021 la Community Retail 5.01, una piattaforma di alto livello multi-stakeholder con la missione di diventare il Think Tank di riferimento per l’elaborazione di scenari, strategie, best practice e politiche per il settore del Retail Specializzato in Italia e l’ottimizzazione del suo sviluppo a livello nazionale, per consentire ad una delle più importanti filiere industriali del Paese di far sentire la propria voce e posizionarsi come merita nel contesto politico ed economico del Paese.

Per qualificare la rilevanza della filiera, l’Osservatorio Retail 5.0 ha ricostruito per la prima volta la catena del valore estesa del Retail Specializzato in Italia, elaborando un database proprietario con i dati economici pluriennali di tutte le aziende operanti nel settore, per un totale di oltre 35 milioni di osservazioni e oltre 500 mila aziende. Rientrano nel perimetro dell’analisi tutti gli attori attivi lungo la filiera estesa del Retail Specializzato nel Paese: gli operatori del settore in senso stretto, composto dalle aziende che operano nel commercio specializzato; le attività economiche attivate dalla filiera dei servizi a monte (ad esempio, i servizi legati alla gestione degli spazi commerciali) e dei servizi a valle (ad esempio, i servizi di pulizia e di vigilanza e servizi di logistica).

Le analisi dell’Osservatorio Retail 5.0 hanno messo in evidenza che la filiera estesa del Retail Specializzato attiva una catena del valore “lunga” che include, da monte a valle, 3 codici Ateco a 2 cifre e 26 sottocodici a 4 cifre e si caratterizza per una presenza capillare su tutto il territorio italiano: il 27,8% si trova nel Nord-Ovest del Paese, il 18,6% nel Nord-Est, il 26,3% nelle Regioni del Centro e il 27,3% al Sud, con una distribuzione più omogenea rispetto ad altre rilevanti filiere del Made in Italy.

Complessivamente, il settore ha un peso economico e sociale per il Paese largamente più alto di quanto non venga percepito: considerando anche le attività manifatturiere e di servizi a monte e a valle, il 13% del PIL italiano e l’11% degli investimenti privati non potrebbero essere generati senza questo settore. Con un Valore Aggiunto di 98,6 miliardi di Euro, la filiera estesa del Retail Specializzato genera un valore 12 volte superiore a quello della manifattura di articoli di abbigliamento e 15 volte quello della fabbricazione di mobili. Inoltre, con circa 770mila aziende, complessivamente la filiera attiva un fatturato pari a 430 miliardi di Euro, sovraperformando la media nazionale: tra il 2013 e il 2019 il fatturato è cresciuto ad un tasso medio annuo del 2,2%, quasi il doppio rispetto alla media delle imprese italiane (1,2%).

La crisi socio-economica indotta dall’emergenza COVID-19 ha però colpito anche il settore del Retail Specializzato
con impatti significativi nel 2020 in termini di numero di imprese (-7,2%), fatturato (-11,5%), Valore Aggiunto (-7,6%), occupati (-3,3%) e investimenti (-8,9%). All’interno di questo contesto, la contrazione è stata estremamente eterogenea nei diversi sotto comparti: per quanto riguarda il fatturato, ad esempio, si passa dal -23,4% dell’abbigliamento al +15,3% delle apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni.

Nonostante l’impatto economico della pandemia COVID-19, considerando anche il comparto manifatturiero italiano sostenuto da questa filiera, il Retail Specializzato ha generato nel 2020 188 miliardi Euro di Valore Aggiunto in Italia, confermando il suo contributo al PIL del Paese con una quota pari a circa il 13%. Il valore generato è paragonabile alla dimensione economica di alcuni importanti Paesi: la filiera vale il 90% del PIL della Repubblica Ceca (213,7 miliardi di Euro) ed è maggiore del PIL della Grecia (165,8 miliardi di Euro) e della Regione Emilia-Romagna (163, 9 miliardi di Euro).
Per dispiegare il pieno potenziale della filiera a beneficio del sistema-Paese e realizzare il modello “Retail 5.0”, occorre però definire un intervento, a livello nazionale, di natura sistemica, che possa incidere sui fattori ostativi e potenziare i fattori acceleratori per lo sviluppo della filiera, valorizzando i contributi di tutti gli attori. La prima edizione della Community Retail 5.0 ha definito un’“Agenda per l’Italia”, con proposte d’azione concrete per favorire il rilancio del settore, articolate in quattro pilastri tematici.

Lo schema propositivo parte dalla definizione e implementazione di una Strategia Nazionale per la filiera del Retail Specializzato, che metta a sistema i contributi di tutti gli attori di business e politico-istituzionali, anche facendo leva sull’Osservatorio permanente della Community Retail 5.0. In linea con tale ambizione, sono quattro gli ambiti d’intervento con specifiche azioni concrete per sostenere l’evoluzione del settore del Retail Specializzato in Italia e la sua transizione verso un nuovo paradigma 5.0:
1. rafforzare il ruolo sociale del Retail Specializzato come promotore di aggregazione e innovazione;
2. indirizzare il settore verso uno sviluppo sempre più sostenibile;
3. superare i vincoli amministrativi e burocratici che limitano il potenziale di sviluppo del Retail Specializzato;
4. evidenziare e risolvere le asimmetrie competitive esistenti tra le piattaforme online e i Retailer fisici.

In questo contesto il PNRR rappresenta un’occasione straordinaria per il rilancio del Paese. Le proposte della Community Retail 5.0 per il rilancio del settore possono dare un contributo significativo al raggiungimento degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Complessivamente, infatti, le proposte per il rilancio della filiera del Retail Specializzato individuate dalla prima edizione della Community Retail 5.0 possono contribuire a 5 missioni e 9 componenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Il Magazine
Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
Iscriviti alla Newsletter
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli