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La Romania volta pagina: Nicușor Dan nuovo presidente, batte l’ultradestra e sceglie l’Europa

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
La Romania volta pagina: Nicușor Dan nuovo presidente, batte l’ultradestra e sceglie l’Europa

La Romania ha scelto l’Europa, sorprendendo analisti e osservatori. Nicușor Dan, sindaco di Bucarest e figura simbolo del fronte filo-europeista, ha vinto a sorpresa il secondo turno delle elezioni presidenziali battendo George Simion, leader dell’estrema destra e fondatore del partito sovranista AUR. Un risultato che ribalta i pronostici e che proietta Bucarest verso un futuro più integrato nell’architettura politica e istituzionale dell’Unione Europea.

La Romania volta pagina: Nicușor Dan nuovo presidente

La contesa tra Dan e Simion è apparsa fin dal primo turno come il riflesso di due visioni contrapposte della Romania. Da una parte, un progetto orientato alla modernizzazione, alla trasparenza e all’integrazione euro-atlantica. Dall’altra, una proposta identitaria, centrata sul rifiuto dell’UE, sulla critica alla NATO e sulla retorica nazionalista. La vittoria di Dan, costruita su una partecipazione significativa delle aree urbane e delle comunità di emigrati, rappresenta una risposta netta alla deriva sovranista che sembrava avanzare anche a Bucarest.

Il nuovo presidente: “Scelto senza meriti, al servizio del Paese”

Nel suo primo discorso da presidente, Dan ha parlato con toni sobri e istituzionali: “Sono stato scelto senza meriti personali, ma con l’obbligo di servire la Repubblica in un momento decisivo”. Ha indicato tra le priorità del suo mandato l’ingresso della Romania nello spazio Schengen, la lotta alla corruzione, la semplificazione burocratica e il rafforzamento dei legami con Bruxelles. “Il nostro posto è nell’Europa che costruisce ponti, non muri”, ha dichiarato, lanciando un messaggio di apertura e responsabilità.

Il contesto geopolitico rafforza il segnale europeo
La vittoria di Dan si inserisce in un contesto regionale molto sensibile. La Romania è parte del fianco orientale della NATO e svolge un ruolo chiave nei meccanismi di sicurezza euro-atlantici, specie in relazione alla guerra in Ucraina e alla crescente pressione russa. Un presidente orientato al dialogo e alla cooperazione rafforza il posizionamento internazionale del Paese, dando garanzie agli alleati occidentali sulla stabilità politica di uno Stato membro in prima linea.

Reazioni europee: “Scelta che rafforza l’unità”

La Commissione Europea ha accolto con favore il risultato. Ursula von der Leyen ha parlato di una “scelta che rafforza l’unità e la fiducia tra i popoli europei”, mentre dal Consiglio UE è arrivato un riconoscimento formale per “la maturità democratica del popolo romeno in un momento cruciale per l’Europa”. Il voto romeno si inserisce in una tendenza continentale che sembra allontanarsi dalla retorica sovranista, dopo segnali simili emersi recentemente anche in Polonia e Portogallo.

Verso una nuova fase per l’Europa dell’Est
Il risultato di Bucarest potrebbe avere ricadute ben oltre i confini nazionali. Con l’Ucraina alle prese con una guerra che coinvolge direttamente l’UE e la Moldova al centro di pressioni geopolitiche crescenti, la stabilità e l’europeismo della Romania assumono un’importanza strategica. L’elezione di Nicușor Dan apre dunque una fase inedita: la sfida sarà tradurre in riforme concrete e relazioni rafforzate il mandato politico ricevuto da un elettorato che ha deciso, chiaramente, da quale parte stare.

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