Studio Rome Business School: "Il calcio è lo sport più redditizio al mondo, che futuro per il settore in Italia?"

- di: Daniele Minuti
 
Sono estremamente interessanti i dati esposti nella ricerca effettuata dallo Studio Rome Business School intitolata "Il business dello sport in Italia. Il mondiale in Qatar e le nuove frontiere tra eSports, crypto, NFT e metaverso"Lo studio, portato avanti da Tommaso Marazzi, Esperto in business dello sport e Assistant Master in Sport & Lifestyle Management alla Rome Business School, Alessio Postiglione, Program Director del Master in Corporate Communication Management della Rome Business School e Valerio Mancini, Direttore del Centro di Ricerca di RBS, analizza il mercato del calcio a livello globale, calcolando l'impatto che questa industria ha sullo scenario economico mondiale, con un focus sulle sue criticità, il ruolo di tecnologie moderne (criptovalute, NFT, metaverso ed eSports) e il percorso di crescita del settore nel nostro Paese.

Studio Rome Business School sul lato economico del calcio

Non c'è dubbio che "lo sport più bello del mondo" sia anche quello più redditizio (fatturato globale di 47 miliardi di dollari, quota del 28% del fatturato legato allo sport) con l'Europa a fare da padrone. Le ultime stagioni, specie a causa della pandemia, hanno tagliato i ricavi per circa 7 miliardi ma la ricerca evidenzia come siano numeri destinati a salire, prevedendo un aumento annuo di spettatori europei di 8 punti percentuali fino al 2025 (+37,7% totale entro il 2030).

Sono numeri riflessi anche in Italia, dove è di gran lunga lo sport preferito e dove genera 78,8 miliardi di ricavi (il 3% del PIL e  un impatto di 24,5 miliardi sull'economia nazionale) pur essendo un settore in sofferenza dall'anno dello scoppio della pandemia, che però non è la sola causa della crisi. La maggior parte dei club infatti soffre per un indebitamento eccessivo, salito del 3,5% dal 2019-2020 a 5,4 miliardi di euro, dato che si aggiunge a strutture inadeguate, poca tendenza all'innovazione e al creare un contatto con le generazioni più giovani.

L'impatto sul PIL è infatti quasi la metà rispetto a Francia e Regno Unito e nonostante crescita in attrattività e merchandising registrate nel 2021, il sistema Calcio italiano soffre, come dimostrato dal crollo dei tesserati FIGC a livello di arbitri, tecnici, società e giocatori (rispettivamente del 6,3%, del 2,2%, del 20,8% e del 21%), con numeri preoccupanti per il settore giovanile (tra il 2019 e il 2021, la percentuale di maggiorenni che gioca a calcio scende al 17% di 3 punti percentuali, coi minorenni che passano dal 35% al 31%.
  

Uno scollamento con le nuove generazioni che è evidente anche nel caso degli eSports, settore in crescita esponenziale ed estremamente promettente in termini di opportunità di promozione e sponsorizzazione. Che l'Italia deve necessariamente cavalcare, finché è in tempo (si prevedono 40 milioni di valore nel 2023, rispetto ai 16 del 2020).

Si soffre però anche a livello sportivo, con la seconda assenza consecutiva ai Mondiali della Nazionale maschile di calcio, duro colpo anche a livello economico per quanto riguarda merchandising, diritti televisivi, settore dei consumi e scommesse sportive. Il tutto alla vigilia di un Mondiale che si porrà come paradigma per sfruttare il "soft power" dello sport e del calcio in particolare, come veicolo di comunicazione.

Positive le iniziative a livello di calcio femminile in Italia, con i ricavi aumentati a 24 milioni di euro successivo all'annuncio del professionismo per le calciatrici, rivoluzionario in termini personali e di club. Crescono infatti non solo i ricavi ma anche i tifosi allo stadio, con conseguente aumento di investitori e sponsor.
 

Come ci si comporta però con il mondo dell'innovazione? Partendo dalle criptovalute, il valore delle sponsorizzazioni sportive legate al settore è andato oltre i 1,5 miliardi di euro solo fra gennaio 2021 e giugno 2022 (335 milioni di euro solo nella Serie A per la stagione 2021-2022, sfruttando anche lo strumento dell'asset digitale dei fan token, crypto create dai club grazie ai quali possono interagire coi propri tifosi. Un'idea sfruttata dai più grandi club al mondo e da 156 organizzazioni sportive a livello globale.

Il report evidenzia diverse iniziative mosse per aumentare i ricavi in modo innovativo, come l'apertura di uno store nel metaverso del Manchester United o lo stadio virtuale costruito dal Porto con giocatori o squadre in NFT. 

Un giro di affari che potrebbe portare a un valore totale da 40,5 miliardi di dollari in tutto il mondo nel 2028, con il 42% del valore per il legame fra sport e tecnologia che proviene dall'Europa, seguita dal Nord America e dall'oriente che però cresce a ritmi impressionanti.

Che futuro quindi per l'economia del calcio in Italia? Dipenderà tutto dagli investimenti e dalle best practices delle società, con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che giocherà un ruolo fondamentale. Il Governo ha infatti destinato 700 milioni per le strutture in comuni con oltre 50.000 abitanti e 300 milioni di euro per le palestre.
Investimenti oculati in questo senso potrebbero avere un impatto positivo enorme per la filiera, legato all'aumento di spettatori negli stadi e posti di lavoro creati.

 
Tommaso Marazzi ha commentato: "Se nel marketing la chiave del successo è fidelizzare i clienti, nell’attuale panorama sportivo il segreto è ‘tokenizzare’ i fan, indurli ad acquistare i fan token in modo tale da avere diritto a partecipare attivamente alla vita del club. Da una parte i club hanno una forte necessità di liquidità e di risorse economiche/finanziarie, dall’altra le società del settore crypto devono trovare un modo per farsi conoscere e il mondo dello sport, in particolare il calcio, è una vetrina che garantisce spazio e visibilità su scala planetaria".

Il suo collega Alessio Postiglione, ha aggiunto: "Sono necessarie una serie di misure tese a porre in sicurezza il funzionamento dell’industria, sfruttando ed esaltando tutte le potenzialità del settore: dallo sviluppo di nuove partnership con aziende dei settori emergenti, come le cryptovalute, al tentativo di attrarre sempre nuovi capitali fino a fare del metaverso e delle nuove tecnologie, nonché del settore del gaming e degli eSports, uno dei pilastri sui quali costruire le fondamenta di una nuova struttura su cui poggiare l’industria del calcio".

Valerio Mancini, ha concluso: "Oggi la fotografia del calcio italiano non può che essere allarmante: il sistema, complice la pandemia, è più che mai indebolito e sofferente, alla ricerca di nuove entrate ed interventi in grado di ritrovare un equilibrio economico-finanziario che manca da troppo tempo. Il progetto della Superlega europea - ESL, promosso da alcuni club, tra cui Juventus, Real Madrid e Barcellona, nonostante le fortissime critiche ricevute soprattutto da parte di FIFA e UEFA, potrebbe invertire il trend negativo che vede accentrarsi sempre più ricavi e attenzioni sul monopolio economico della Premier League e far fronte alle difficoltà finanziarie che stanno affliggendo il calcio europeo. Il calcio è però ancora uno degli strumenti ideali per avvicinare gli italiani allo sport e per salvarlo servono grossi investimenti nei settori giovanili e nelle infrastrutture, promuovere il tesseramento, aumentare il numero degli atleti selezionabili per le Nazionali azzurre, e attuare una riforma dei campionati per garantire la sostenibilità economico-finanziaria del calcio professionistico".

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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