Ci risiamo. Come ogni anno, il Festival di Sanremo si avvicina e, puntuali come un acuto fuori tempo, arrivano i testi delle canzoni in gara. E cosa ci riservano i brani della 75ª edizione? Amore, lacrime, nostalgia, città di mare citate a caso e almeno una metafora sulla luna. Ma soprattutto, una certezza: il pubblico già si divide tra chi ha trovato il nuovo inno generazionale e chi si chiede se non sia ora di abolire definitivamente le rime cuore/amore/dolore.
"Sanremo 2025: Giuria, Perdono Subito?"
Le canzoni di Sanremo sono sempre un affascinante esperimento di linguistica applicata. C'è chi osa con immagini poetiche degne di un sussidiario delle elementari (“i tuoi occhi sono un oceano infinito”), chi rispolvera i grandi classici della sofferenza sentimentale (“ti amo ma tu ami il mio migliore amico”), e chi, con grande originalità, ci regala strofe esistenziali che sembrano uscite da un bigliettino dei Baci Perugina (“se non fossi io, chi sarei?”).
Non mancano le incursioni nel linguaggio contemporaneo, con ritornelli che potrebbero tranquillamente essere un post su Instagram: "Mi lasci col seen, mi spegni il blu, e io scorro foto di noi nel menu”. È il Festival della canzone italiana, ma ormai anche il lessico social è entrato a gamba tesa nella tradizione sanremese.
Chi vincerà? Spoiler: nessuno sarà contento
Ma veniamo alla vera competizione: la gara non è solo tra i cantanti, ma tra il televoto, la sala stampa e la giuria di qualità. Lo schema è sempre lo stesso:
Il pubblico si innamora di un pezzo tamarro con bassi potenti e autotune a pioggia.
La sala stampa preferisce la struggente ballad con testo criptico.
La giuria di qualità assegna punti random come in una lotteria, lasciando tutti perplessi.
E alla fine, come sempre, si scatena il caos. Sui social già si leggono previsioni apocalittiche: "Se X non vince, spacco tutto", "Se Y arriva ultimo, esco dall’Italia", "Se Z vince, smetto di guardare Sanremo (per la quarta volta in quattro anni)". Ma lo sappiamo già: qualsiasi sia il risultato, il giorno dopo il Festival ci sarà chi invocherà il riconteggio dei voti e chi si consolerà con l’ennesima polemica sulla classifica.
Sanremo è Sanremo, e anche quest’anno ci arrabbieremo
E così, tra fiori, look improbabili e gag più o meno riuscite, arriveremo al momento della verità. La giuria farà la scelta giusta? O dovrà chiedere perdono subito? La risposta, come sempre, arriverà quando il vincitore verrà annunciato e metà Italia esulterà mentre l'altra metà lancerà il telecomando contro il muro.
Perché in fondo, a Sanremo, l’unica vera certezza è che il lunedì successivo ne parleremo tutti. Nel bene e (soprattutto) nel male.