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La siccità si abbatte sulla Spagna: crisi idrica in Andalusia e Castiglia

- di: Redazione
 
La siccità si abbatte sulla Spagna: crisi idrica in Andalusia e Castiglia
Gli effetti dei cambiamenti climatici si stanno manifestando con sempre maggiore frequenza in Europa, ponendo alcuni governi davanti alla scelta obbligata di adottare misure che rischiano di essere mal recepite dalla popolazione e dagli agricoltori. Come potrebbe accadere in Spagna dove il governo, da qui ad una decina di giorni, potrebbe prendere atto ufficialmente dello stato di siccità nel bacino del Guadalquivir, a causa della persistente mancanza di precipitazioni, con i bacini idrici al solo 27% della loro capacità.

Spagna: la siccità porta a una crisi idrica in Andalusia e Castiglia

La situazione colpisce un bacino di 4,3 milioni di abitanti dell'Andalusia, ma anche della Castiglia-La Mancia ed Estremadura. La dichiarazione di siccità, che dovrebbe essere dichiarata il 2 novembre, con le previsioni che escludono precipitazioni a breve, prelude l'adozione di misure estreme che interesseranno 554 municipalità delle tre regioni interessante dal fenomeno.

Le disposizioni del governo in Spagna sono finalizzate ad un immediato risparmio idrico, nonostante il fatto che - secondo gli esperti lodali - il consumo umano sia garantito per almeno due anni. La siccità sta portando ad un evidente alterazione del biosistema dell'area, con gravi ripercussioni per flora e fauna, con 57.679 chilometri quadrati che circondano il bacino e che sono ormai aridi. La zona ha 49 dighe che oggi immagazzinano appena un terzo della loro capacità.

Ai Comuni sarà chiesto di tagliare del 50% l'acqua agli irrigatori e di dotarsi di piani di emergenza con misure di risparmio per il lavaggio delle strade e l'irrigazione degli orti.
Nell'area di Doñana erano censite centinaia di lagune che oggi ormai non esistono. Il timore è che si stanno perdendo specie acquatiche: delle 40 citate 25 anni fa, oggi ne restano appena la metà.
La carenza idrica della zona, derivata dalla mancanza di precipitazioni, è resa ancora più grave dalla piaga dei pozzi abusivi che drenano le falde acquifere per innaffiare le fragole nelle vicine serre. L'imminente dichiarazione di siccità implicherà di stornare dall'irrigazione 400 ettometri cubi per garantire l'approvvigionamento alla popolazione fino al 2024.
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