Le ricette degli altri - Spagna, gli stipendi degli statali aumentano del 9,5%

- di: Redazione
 
Lo stipendio medio dei dipendenti pubblici spagnoli aumenterà del 9,5% in tre anni. È questa la sintesi dell'accordo che è stato raggiunto tra il governo di Madrid e le centrali sindacali UGT e CC OO. In calce all'accordo manca la firma dell'altro potente sindacato spagnolo, CSIF, che ha respinto la proposta presentata dal ministero delle Finanze, ritenendo che "non è all'altezza" e che non impedisce alla forza lavoro pubblica di "continuare a perdere potere d'acquisto".

Spagna, gli stipendi degli statali aumentano del 9,5%

Il patto triennale, riferiscono questa mattina i media spagnoli, prevede un ulteriore aumento dell'1,5% per il 2022 (che si aggiunge al 2% già applicato a inizio anno); del 2,5% entro il 2023 e del 2% entro il 2024 (con possibilità di aumentare dello 0,5% in base all'inflazione). Insieme a questi incrementi, è stata incorporata anche un'altra serie di miglioramenti nelle condizioni di lavoro che gli oltre tre milioni di dipendenti pubblici hanno richiesto negli ultimi anni.

Miguel Borra, il presidente di CSIF, ha spiegato che la sua organizzazione non ha firmato l'accordo, ritenendolo insufficiente. "Non avalleremo con la nostra firma un accordo che implichi che i dipendenti pubblici di questo Paese perderanno nuovamente potere d'acquisto".
La scelta di CSIF poggia a che sull'elaborazione di dati secondo i quali i lavoratori pubblici hanno accumulato nell'ultimo decennio una perdita di potere d'acquisto vicina al 20%. Da qui la scelta di rifiutare qualsiasi aumento che sia inferiore al 10%.

Nettamente diversa la posizione di UGT secondo cui ''l'aumento previsto dall'accordo attutisce, in modo ragionevolmente realistico, gli effetti dell'aumento dell'inflazione sul potere d'acquisto dei quasi tre milioni di dipendenti pubblici del nostro Paese", sottolineando, poi, che l'intesa ribadisce l'importanza della contrattazione collettiva per raggiungere miglioramenti della vita dei lavoratori e dei cittadini in generale.
Nonostante l'aumento concordato preveda un aumento degli stipendi del 9,5% alla fine del triennio, perché ciò avvenga devono comunque verificarsi diverse circostanze.

Insieme agli aumenti pluriennali, il Governo ha promesso di assecondare un'altra serie di richieste dei lavoratori pubblici. È il caso dell'eliminazione della limitazione che impedisce la piena attuazione della giornata lavorativa settimanale di 35 ore, dell'applicazione della classificazione delle diverse categorie professionali e dell'abrogazione degli ultimi tagli.
Secondo gli ultimi dati disponibili, relativi al 2020, lo stipendio medio di un dipendente pubblico era di 2.884 euro al mese (per 12 mensilità). Utilizzando questo riferimento, l'incremento del 9,5% nel prossimo triennio sarebbe di 259,56 euro, per un totale di 3.143,59 euro al mese (37.722,72 all'anno).
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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