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Summer Fancy Food: il trionfo del Made in Italy agroalimentare negli USA

di Cristina Volpe Rinonapoli

Il cibo come ambasciatore dell’identità italiana

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Summer Fancy Food: il trionfo del Made in Italy agroalimentare negli USAdi Cristina Volpe RinonapoliIl cibo come ambasciatore dell’identità italiana

Una giornata interamente dedicata alla celebrazione del Made in Italy agroalimentare si è svolta oggi a New York nell’ambito del Summer Fancy Food, la principale manifestazione statunitense dedicata alle specialità gastronomiche. Due eventi di rilievo, promossi da Coldiretti, Campagna Amica e Filiera Italia, hanno acceso i riflettori sulla qualità dei prodotti italiani e sul ruolo crescente del cibo contadino nella sicurezza alimentare globale. Un’iniziativa strategica, che si colloca all’interno di un progetto più ampio di diplomazia agroalimentare, con l’Italia che si propone come guida di un nuovo movimento planetario incentrato su sostenibilità, filiera corta e tracciabilità.

Summer Fancy Food: il trionfo del Made in Italy agroalimentare negli USA

La giornata si è aperta alle ore 10 al Farmers Market Grow NYC di Union Square, uno dei mercati agricoli urbani più iconici di New York. Qui ha avuto luogo un incontro simbolico tra gli agricoltori italiani e quelli statunitensi, alla presenza di Richard McCarthy, presidente della World Farmers Markets Coalition, Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, segretario generale della stessa organizzazione, e Carmelo Troccoli, direttore della Fondazione Campagna Amica. L’evento ha inteso rafforzare l’alleanza internazionale tra produttori locali, riconoscendo il ruolo centrale degli agricoltori nella difesa della biodiversità, nella tutela del territorio e nella costruzione di un’economia più giusta e resiliente.

Il valore strategico delle indicazioni geografiche per il mercato Usa

Alle 12.30 l’attenzione si è spostata al Padiglione Italia del Javits Center (Level 3 - stand No. 2718), dove si è tenuto un approfondimento dal titolo “Indicazioni geografiche italiane: una garanzia di qualità per il consumatore Usa”. Ad aprire i lavori, il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo, cui hanno fatto seguito numerosi interventi di figure chiave del mondo istituzionale e associativo: Paolo De Castro, presidente di Filiera Italia, il generale Maurizio Cintura in rappresentanza della Guardia di Finanza a Washington DC, Riccardo Deserti, presidente di Origin International, Erica di Giovancarlo dell’ICE di New York, Felice Assenza, capo dipartimento dell’ICQRF, e Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia. Presente anche Alessandro Schiatti, CEO di “I Love Italian Food”, l’associazione no profit impegnata nella promozione della vera cultura enogastronomica italiana nel mondo.

L’accordo per tutelare e promuovere l’autenticità


Le conclusioni della giornata sono state affidate al presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, che ha sottolineato la necessità di consolidare strumenti normativi e campagne di informazione capaci di tutelare il valore delle produzioni italiane autentiche nei mercati esteri. A margine dell’incontro è stato siglato un importante accordo tra Coldiretti e I Love Italian Food, che prevede una serie di azioni congiunte per valorizzare l’agroalimentare italiano nei circuiti internazionali. L’obiettivo è contrastare il fenomeno dell’“Italian sounding” e affermare la centralità delle indicazioni geografiche quale garanzia di origine, qualità e legalità per i consumatori americani.

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