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Tarantino diventa un romanzo a fumetti: Gremese pubblica il graphic novel dedicato al regista

- di: Giulia Caiola
 
Tarantino diventa un romanzo a fumetti: Gremese pubblica il graphic novel dedicato al regista

Arriva in libreria “Quentin Tarantino. The Graphic Novel”, pubblicato da Gremese, un volume che trasforma la vita creativa del regista americano in un racconto per immagini denso e immersivo. L’opera, scritta da Christina Dumalasova e Katerina Horakova e illustrata da Michael Purmensky, non è una semplice biografia a fumetti, ma un percorso che intreccia cinema, cultura pop e storia personale.

Tarantino: Gremese pubblica il graphic novel dedicato al regista

Il graphic novel propone una visione ravvicinata dell’universo tarantiniano, ricostruendo il modo in cui l’autore ha assorbito influenze e riferimenti per poi restituirli attraverso uno stile capace di segnare un’intera epoca.

Ogni capitolo un film, ogni film una genesi creativa
La struttura del libro segue un percorso scandito dai film che hanno costruito il mito Tarantino. Ogni capitolo prende infatti il nome di una delle sue opere più celebri e ne approfondisce la nascita: dall’illuminazione iniziale che dà forma all’idea alla fase di scrittura, dal lavoro sul casting alla costruzione dei personaggi, fino all’incontro con il pubblico e alla reazione della critica. Il lettore si trova così a seguire, passo dopo passo, le dinamiche che hanno portato alla creazione di titoli come Reservoir Dogs, Pulp Fiction, Kill Bill o Inglourious Basterds, film che hanno segnato la storia recente del cinema e ridefinito il concetto stesso di contaminazione.

Il volume non si limita a rievocare episodi di set o dialoghi iconici: si addentra nel processo creativo, evidenziando come Tarantino abbia saputo manipolare generi, citazioni e riferimenti in modo del tutto personale, lavorando come un artigiano della narrazione e trasformando influenze eterogenee in opere che dialogano con il pubblico globale.

Un ritratto fedele di un autore totale
L’intento del graphic novel è quello di restituire un’immagine autentica e stratificata del regista. In questo senso, il volume è anche un racconto dell’epoca che Tarantino ha attraversato, un periodo in cui cinema, televisione, musica e cultura pop si sono mescolati in modo sempre più rapido. Le tavole di Purmensky catturano proprio questo intreccio: la potenza degli immaginari cinematografici, la fluidità delle citazioni, l’energia dei personaggi che hanno popolato l’universo tarantiniano.

Il risultato è un ritratto di un autore che ha saputo essere insieme sceneggiatore, regista, curatore musicale, collezionista di generi e tradizioni, punto di contatto tra cultura alta e bassa. La sua figura emerge così come quella di un narratore totale, capace di riassumere linguaggi diversi e di reinventarli in una forma del tutto nuova.

Un graphic novel per cinefili e appassionati
Gli autori del volume hanno costruito una narrazione che parla a pubblici differenti: da un lato gli appassionati di cinema, che ritroveranno dettagli sulle lavorazioni, citazioni e riferimenti alle fonti tarantiniane; dall’altro i lettori di graphic novel e fumetti, attratti da una storia visiva ricca di ritmo e carattere. Il tratto di Purmensky conferisce movimento e dinamica alle scene, rispettando l’energia tipica dei film da cui trae ispirazione, con un lavoro di documentazione che emerge nella cura delle ambientazioni e dei personaggi.

Il libro diventa così un’opera ibrida: un oggetto editoriale che appartiene al mondo del fumetto ma che conserva la densità delle biografie cinematografiche. Un doppio livello di lettura che permette tanto un approccio immediato quanto uno più analitico, soprattutto per chi conosce in profondità il cinema di Tarantino.

Un omaggio a uno dei grandi narratori visivi del nostro tempo

Il graphic novel si presenta come un omaggio dichiarato a Quentin Tarantino, riconosciuto come uno dei più influenti narratori visivi contemporanei. L’opera celebra la sua capacità di trasformare la cultura pop in narrazione e di influenzare generazioni di spettatori, cineasti, sceneggiatori e illustratori. In un’epoca in cui la memoria cinematografica si fonde con nuovi linguaggi, la scelta del fumetto appare naturale: un mezzo che può restituire in modo immediato la potenza visiva del mondo tarantiniano e che permette di ripercorrere, in un unico gesto, l’incontro tra cinema e immaginario collettivo.

Il risultato è un libro che non vuole soltanto raccontare Tarantino, ma anche la sua eredità, la sua visione e l’impatto che ha avuto su un intero modo di guardare al cinema. Un’opera che guarda al passato ma dialoga con il presente, e che trova nel linguaggio del graphic novel un canale capace di raggiungere nuove generazioni di lettori e spettatori.

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