La crisi in Ucraina colpisce anche le criptovalute

- di: Redazione
 
La tensione determinata sui mercati dalla crisi ucraina (dopo la decisione di Putin di riconoscere le due autoproclamate repubbliche filorusse) ha colpito anche Bitcoin e altre importanti criptovalute. La spiegazione sta nel fatto che, nei momenti in cui si manifestano crisi geopolitiche internazionali, gli investitori diventano prudenti e, quindi, evitano gli asset più rischiosi.

Anche le criptovalute soffrono della crisi in Ucraina

Ieri Bitcoin è stato scambiato a 36.649 dollari, in calo di quasi il 6,5% nelle ultime 24 ore. La criptovaluta più preziosa del mondo è scesa sotto i 40.000 dollari durante il fine settimana e ha continuato a diminuire di valore con l' intensificarsi della crisi ucraina.

La valuta ha perso quasi la metà del suo valore dal suo massimo di novembre, a 68.990 dollari, a causa delle tensioni geopolitiche, della prospettiva di aumenti dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve statunitense e dei freni di alcune importanti economie sugli asset digitali.

La crisi tra Russia e Ucraina ha trascinato al ribasso, oltre a Bitcoin, anche le altre più importanti monete digitali. A cominciare da Ethereum, la seconda criptovaluta più preziosa al mondo, che è scesa di oltre l'8% nelle ultime 24 ore, ed è stata scambiata a 2.520 dollari. Gli esperti pensano che queste fluttuazioni possano proseguire ancora.
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