Ucraina: proteste da costa a costa negli USA, Vance contestato nel Vermont

- di: Jole Rosati

02/03/2025

Ucraina: proteste da costa a costa negli USA, Vance contestato nel Vermont

La recente tensione diplomatica tra Stati Uniti e Ucraina ha acceso un’ondata di proteste in diverse città americane. Il vicepresidente JD Vance, al centro delle polemiche per le sue dichiarazioni su Volodymyr Zelensky durante un incontro alla Casa Bianca, è stato contestato pubblicamente contestato mentre si trovava in vacanza con la famiglia in Vermont e ha dovuto cambiare resort.

Slogan e manifestazioni in Vermont, Vance contestato costretto a cambiare resort
Durante il fine settimana, Vance (nella foto con Trump) ha deciso di trascorrere qualche giorno sugli sci con la moglie e i tre figli, ma la sua presenza ha scatenato la reazione di gruppi di manifestanti. Centinaia di persone si sono radunate nei pressi della località turistica scelta dal vicepresidente, esponendo cartelli con frasi come “Vai a sciare in Russia!” e “JD, pensavamo che il presidente fosse Elon”. Il riferimento è al peso politico esercitato da Elon Musk, la cui influenza sull’amministrazione Trump è ormai oggetto di discussione.
Di fronte alla crescente mobilitazione, Vance ha dovuto cambiare alloggio per motivi di sicurezza. A intervenire sulla vicenda è stato il governatore del Vermont, Rick Scott, che pur essendo repubblicano non ha sostenuto Trump alle ultime elezioni. “Invito tutti alla calma – ha dichiarato Scott –. Anche se possiamo non essere d’accordo, il vicepresidente è qui con la famiglia e merita rispetto”.

Proteste da costa a costa
Le tensioni non si sono limitate al Vermont. A New York, centinaia di persone hanno affollato Times Square, molte avvolte nella bandiera ucraina, per denunciare l’atteggiamento dell’amministrazione Trump nei confronti di Kiev. Manifestazioni simili si sono registrate a Boston e a Los Angeles, dove un folto gruppo di attivisti si è radunato davanti alla sede di SpaceX, una delle società di Elon Musk.
Le proteste hanno coinvolto anche diverse concessionarie Tesla in tutti gli Stati Uniti, dove si sono levate critiche ai tagli imposti da Musk al Dipartimento dell’Energia, visti come un duro colpo alla transizione ecologica.

Reazioni e scenari internazionali
L’incontro turbolento tra Zelensky e i vertici della Casa Bianca ha generato preoccupazioni sulla tenuta delle relazioni tra Washington e Kiev. Il presidente Trump ha accusato il leader ucraino di “provocare la terza guerra mondiale”, interrompendo bruscamente il colloquio e bloccando la firma di un accordo sulle forniture di terre rare.
Di fronte alla freddezza americana, diversi leader europei, tra cui Emmanuel Macron e Olaf Scholz, hanno ribadito il loro sostegno a Kiev. Anche il premier britannico Keir Starmer ha incontrato Zelensky a Londra per discutere delle strategie di difesa e della necessità di mantenere il supporto militare occidentale all’Ucraina.
Il futuro dei rapporti tra Stati Uniti e Ucraina resta incerto, mentre le proteste interne evidenziano come le scelte della Casa Bianca stiano spaccando l’opinione pubblica americana.

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