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Utili aziendali superano i timori sui dazi, mercati in festa

- di: Marta Giannoni
 
Utili aziendali superano i timori sui dazi, mercati in festa
Le solide performance delle imprese europee attenuano le preoccupazioni per le politiche commerciali statunitensi, spingendo i mercati azionari a nuovi massimi.

Le Borse europee hanno registrato una giornata positiva, trainate da robusti utili aziendali che hanno mitigato le inquietudini legate alle recenti politiche commerciali degli Stati Uniti. L’indice paneuropeo Stoxx 600 ha raggiunto un nuovo record, chiudendo in rialzo dell’1,23% a 545,17 punti. Francoforte ha segnato un incremento dell’1,47%, toccando il massimo storico, mentre Parigi ha guadagnato l’1,47%. Milano si è distinta con il Ftse Mib in crescita dell’1,48% a 37.121 punti, il livello più alto dal gennaio 2008.

Settore bancario in evidenza
Il comparto bancario ha mostrato performance notevoli. A Milano, Banco BPM ha registrato un aumento del 4,9% in vista della presentazione dei risultati finanziari e dell’aggiornamento del piano industriale. Unicredit ha chiuso con un +3,54%, BPER Banca con un +4,4%, Intesa Sanpaolo con un +3% e Mediobanca con un +3,2%. Anche Monte dei Paschi di Siena e Generali hanno evidenziato progressi, rispettivamente dell’1,4% e dell’1,6%.

Politiche monetarie e prospettive economiche
Gli investitori mantengono l’attenzione sulle future mosse di politica economica, in particolare sulle decisioni delle principali banche centrali. La Banca Centrale Europea (BCE) è attesa a un probabile sesto taglio dei tassi nell’attuale ciclo di allentamento. Piero Cipollone, membro del Comitato esecutivo della BCE, ha dichiarato: “Abbiamo ancora margine per un aggiustamento dei tassi al ribasso”. 
Nel frattempo, la Banca d’Inghilterra ha annunciato un taglio dei tassi di un quarto di punto al 4,5%, il terzo intervento di questo tipo da agosto. Nonostante un approccio prudente, i mercati prevedono ulteriori tre riduzioni del costo del denaro nel corso dell’anno, in risposta a uno scenario di crescita più debole ma con un’inflazione elevata.

Impatto delle tensioni commerciali
Le recenti tensioni commerciali, in particolare le misure protezionistiche annunciate dagli Stati Uniti, continuano a influenzare i mercati. Tuttavia, le solide performance aziendali stanno contribuendo a bilanciare queste preoccupazioni. Piero Cipollone ha avvertito che una guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina potrebbe avere un impatto negativo sull’Eurozona, sottolineando che “la prospettiva di una guerra commerciale totale tra Stati Uniti e Cina è una minaccia più seria perché la Cina detiene il 35% della capacità manifatturiera mondiale”.

Mercati globali e valute
A livello globale, i mercati azionari hanno mostrato segnali positivi. In Asia le Borse hanno chiuso in rialzo, mentre a metà seduta Wall Street registrava incrementi con il Dow Jones in crescita dello 0,25% e il Nasdaq dello 0,35%. Sul fronte valutario, l’euro si è attestato poco sotto 1,04 dollari, recuperando quasi interamente le perdite causate dalle recenti dichiarazioni sui dazi.
Tornando al Vecchio Continente, nonostante le incertezze legate alle politiche commerciali globali, i mercati europei stanno beneficiando di solidi utili aziendali e di aspettative di politiche monetarie più accomodanti. Gli investitori rimangono cauti, monitorando attentamente gli sviluppi economici e politici, ma l’attuale contesto suggerisce un moderato ottimismo per le prospettive future.

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