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Milei e la diplomazia a motosega: Mercosur? No grazie, meglio Trump!

- di: Giuseppe Castellini (Direttore Editoriale Italia Informa)
 
Milei e la diplomazia a motosega: Mercosur? No grazie, meglio Trump!

(Nella foto Musk con la motosega regalategli da Milei, che sorride dietro. In verità sembrano due esaltati, ma probabilmente lo fanno - o almeno speriamo che lo facciano - per ragioni sceniche, essendo in uno studio televisivo).

Javier Milei colpisce ancora. Il presidente argentino, noto per le sue uscite roboanti e per la sua inseparabile motosega metaforica, ha annunciato l’ennesima svolta radicale: l’Argentina potrebbe lasciare il Mercosur per abbracciare il libero scambio con gli Stati Uniti. “L’unica cosa che il mercato comune dell’America meridionale ha ottenuto dalla sua creazione è stata arricchire i grandi industriali brasiliani a spese dell’impoverimento degli argentini”, ha dichiarato Milei nel suo discorso di apertura della sessione ordinaria del Congresso. Un’affermazione che, oltre a far trasalire i vicini di casa, ha probabilmente fatto sorridere anche i grandi industriali americani.

Una rivoluzione con la motosega in mano
Il leader libertario, che della sua “motosega economica” ha fatto un simbolo, ha rassicurato gli argentini: i tagli al bilancio non sono un semplice programma governativo, ma un cambio d’epoca. “La motosega è il simbolo di un cambiamento d’epoca”, ha ribadito con enfasi, promettendo che i tagli dureranno “per anni” e si fermeranno solo quando lo Stato sarà ridotto all’osso. Non si sa se Milei abbia già prenotato una ditta di demolizioni per la Casa Rosada, ma la sua determinazione lascia pochi dubbi: tutto ciò che può essere ridotto a brandelli economici, lo sarà.

Addio Mercosur, hola MAGA?

L’idea di abbandonare il Mercosur per un accordo con gli Stati Uniti suona come musica per le orecchie di chi ha nostalgia del trumpismo. E infatti Milei non ha mai nascosto la sua ammirazione per Donald Trump, tanto che qualcuno già lo chiama “El Trump de la Pampa”. Una convergenza che potrebbe portare l’Argentina a essere il primo paese sudamericano a entrare in un’ipotetica versione aggiornata del NAFTA, ribattezzata per l’occasione “Make Argentina Great Again”.

Chi resterà con il manico della motosega in mano?
Nel frattempo, gli argentini si preparano a un futuro fatto di austerità e forbici affilate (o, meglio, motoseghe affilatissime). Le proteste contro i tagli non mancano, ma Milei tira dritto. Il presidente non si fa impressionare dalle critiche e continua a brandire il suo simbolo con orgoglio. Il rischio, però, è che, a forza di tagliare, non rimanga più nulla da amministrare. Del resto, l’ultra-liberismo alla Milei non si fa con i compromessi: si fa con le cesoie, le asce e, ovviamente, la sua amatissima motosega.
Resta da vedere se questa rivoluzione economica resisterà alla prova del tempo o se l’Argentina si troverà con un bilancio smembrato e poche alternative. Quel che è certo è che con Milei lo spettacolo è garantito. La domanda è: alla fine, chi resterà con in mano il manico della motosega?


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